Jin, Jiyan, Azadi. Donna, vita, libertà

9 marzo 2016 ore 17.30
Sala del Munizioniere
“Uguaglianza e libertà possono essere ottenute solo a partire dalla
questione femminile.
Per questo la nostra rivoluzione è una rivoluzione delle donne”
Abdullah “Apo” Oçalan.
Da quando sono comparse le prime immagini delle combattenti kurde che difendevano Kobane la popolarità delle donne kurde è salita alle stelle sui media, spesso fermandosi però alla superficie colpiti più dagli sguardi e dai sorrisi di queste “strane” donne che imbracciano il fucile ma senza capire il senso del nuovo ruolo delle donne nella proposta politica del confederalismo democratico.
Ruolo ben compreso invece da chi, come il governo Turco, vuole spezzare il sogno di una società basata sul rispetto reciproco delle diverse identità che è alla base di questa nuova idea di democrazia. Ed è per questo che le donne in particolare sono l’obiettivo della sanguinosa repressione in atto in questo momento in Turchia contro la società civile kurda.
Dilar Dirik ci accompagnerà dentro questa nuova visione del ruolo della donna fuori dagli stereotipi.
Dilar Dirik, dottoranda del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Cambridge, attualmente impegnata in una tesi che tenta di comparare il sistema dello Stato-nazione con il paradigma del confederalismo democratico da un punto di vista dei movimenti di liberazione delle donne curde.