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GIORGIO DE CHIRICO – PICTOR OPTIMUS

13 marzo – 30 maggio 1993

Pittura, disegno, teatro
Con queste parole de Chirico parla degli esordi della pittura metafisica nata a Firenze nell’autunno del 1910: “La parola ‘metafisica’ con la quale battezzai la mia pittura destò malumori e malintesi. In compenso però i difensori non mancarono e primo fra tutti devo citare il mio povero amico Apollinaire”

Nascono in quest’epoca i temi ricorrenti del pittore: le piazze d’Italia, i monumenti equestri torinesi, le torri porticate e le ciminiere delle fabbriche disabitate.

A ottant’anni descrive la sua opera così: “Nei miei primi quadri ho cercato di esprimere idee. Più tardi mi premeva soltanto ancora la qualità della pittura. Ho dipinto sempre quadri metafisici e fisici cioè realistici: secondo come mi veniva voglia. Questo è tutto”.


Melanconia, 1912 - particolare

Ritratto di Paul Guillaume , 1905 - particolare

I nobili e i borghesi, 1933 - particolare





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