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Hydropolis – Mechanical Fishes

hydropolis

23 giugno – 3 luglio 2016
Ducale Spazio Aperto

 
opere di Paolo Ceccon, a cura di AMIU

 


Plastiche, legni, metalli, pezzi di stoviglie, lampade, ganci e pennelli, chiodi e maniglie, pettini e spazzole, tastiere di computer, di tutto e di più: assemblati con folle creatività danno vita a spettacolari creature ittiche un po’ bizzarre. Questo è Mechanical Fishes ovvero “Pesci Meccanici” di Hydropolis a cura dell’artista Paolo Ceccon.
Il 90% dei materiali utilizzati, riproposti in forma nuova nelle sue opere, sono recuperati dall’artista dopo le mareggiate. Quello che resta della civiltà dei consumi, per Paolo Ceccon diventa elemento fondante di un affascinante e talvolta anche inquietante mondo sottomarino: trasformato e trasfigurato di volta in volta in squame, denti, occhi, pinne, code.
I suoi “pesci”, accuratamente assemblati, sono un vivente messaggio di come la spazzatura gettata in mare, prende vita in nuove forme, con lo scopo di mostrare come, anche dai rifiuti, si è in grado di ricreare la bellezza.
Hydropolis, nato dopo un viaggio in Grecia, è un vero progetto creativo realizzato con l’obiettivo di far riflettere sui grandi temi dell’ambiente e del rispetto della natura.
Quello che resta della civiltà dei consumi, per l’artista ligure diventa di volta in volta un affascinante viaggio nel mondo sottomarino sorprendendo l’occhio e la mente del visitatore.
Vedere le sue opere è un’occasione per “fare una nuotata – come dice, scherzando, l’autore – all’interno di un acquario molto particolare”.
 
Paolo Ceccon, nato quarant’anni fa ad Albenga si diploma all’istituto d’arte di Imperia. Subito dopo il Master in Belle Arti rivolge la sua ricerca artistica ai miti del mare, alle sue forme, alle sfumature dei suoi colori.
Artista eclettico e sognatore, ama descrivere il suo lavoro come: “Frammenti lasciati dal mare che si ricompongono in creature marine multicolore, dove poesia e natura si fondono dando vita a nuovi corpi”.
Info: hydropolis1@gmail.com