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Africa delle Meraviglie

africa delle meraviglie

Africa delle meraviglie.
Arti africane nelle collezioni italiane

31 dicembre 2010 – 5 giugno 2011
Palazzo Ducale, Sottoporticato
Castello d’Albertis

www.africadellemeraviglie.it

Orario Palazzo Ducale:
Da martedì a domenica: 9-19
Orario Castello d’Albertis:
Ottobre > Marzo: da martedì a venerdì 10-17, sabato e domenica 10-18, lunedì chiuso
Aprile > Settembre: da martedì a venerdì 10-18, sabato e domenica 10-19, lunedì chiuso

Per prenotare o per informazioni
Tel. 0105574064-065
biglietteria@palazzoducale.genova.it

Come noto, la fascinazione dell’Occidente per l’arte africana, fenomeno che risale ai primi anni del secolo scorso, è una riscoperta dovuta alle avanguardie artistiche: è un secolo fa a Parigi che artisti come Picasso, Matisse, Derain, etc. furono letteralmente “folgorati” dall’inesauribile ventaglio di forme dall’arte africana.
Tuttavia, è soltanto da qualche decennio (e quindi con un notevole ritardo rispetto ad altre nazioni europee) che le arti visive africane (in particolare quelle
etichettate come “tradizionali”) hanno acquisito una propria riconoscibilitá e un proprio mercato anche nel nostro Paese. Oggi infatti da noi esse
sono ben note a un ristretto, ma non per questo non agguerrito, gruppo di collezionisti informati e selettivi, e contano un crescente numero di
estimatori.

Le collezioni italiane private di arte africana vantano numerose opere di qualità superiore. È questo sorprendente patrimonio fino ad oggi
nascosto che l’esposizione intende valorizzare attraverso la selezione di oltre 300 pezzi appartenenti prevalentemente ad etnie di consolidata
produttività artistica - Dan, Bamana, Dogon, Senufo, Baule, Yoruba, Fang, Kota, Teke, Kongo – scelti per la loro straordinaria forza visuale.
L’obiettivo della mostra è quello di offrire una panoramica delle arti africane selezionando il meglio delle opere presenti nelle collezioni private
italiane (spesso mai esposte prima in spazi pubblici) e nel contempo riflettere criticamente su quale Africa si mette così in scena.

Una mostra che vuol essere accessibile a tutti e anche bella ma che qui non si ferma; una mostra che prosegue chiedendosi come nasca in noi il
sentimento di questa bellezza, se corrisponda anche all’esperienza che di queste opere hanno gli Africani stessi.

Ecco allora che le opere d’arte africana parlano non solo degli altri ma anche di noi, di chi le ha collezionate ma anche della storia e della società
italiana nei suoi rapporti con l’Africa: le opere sono africane ma le collezioni italiane. Spesso il rapporto e lo scarto fra questi due livelli non è
avvertito con la conseguenza che si attribuisce all’altro quello che viene da noi – sentimenti, fantasie, sensazioni – e viceversa.

L’idea è quindi quella di una mostra polifonica e aperta in cui gli oggetti nella loro bellezza e problematicità divengono l’occasione per riflettere
sulla nostra storia culturale, sul nostro immaginario sociale e su quello degli altri. Il progetto lascia spazio anche ad altri sguardi, a modi diversi di presentare, mettere in scena, catalogare mentalmente e vivere gli oggetti: quello dei collezionisti con le loro inclinazioni e l’impronta autobiografica delle loro raccolte, ma anche con un gusto socialmente definito; quello degli antropologi che tentano di restituire o di evocare l’esperienza estetica degli Africani che queste opere le hanno prodotte; quello degli Africani della diaspora, che vivono a Genova e in Italia, ciascuno con la propria storia personale, come noi tutti diversi e come noi eredi della propria storia culturale.

a cura di Ivan Bargna, Giovanna Parodi da Passano

con la collaborazione di Marc Augé

Comitato scientifico
Jean-Loup Amselle – Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Parigi
Monica Blackmun Visonà – University of Kentucky
Alain Godonou – UNESCO
Jean Pierre Olivier de Sardan – Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Marsiglia
Barbara Plankensteiner – Museum für Völkerkunde, Vienna
Sally Price – Stanford University

allestimenti – Stefano Arienti

L’inaugurazione

    
    
 

La conferenza stampa

    
    

L’anteprima, 29 novembre 2010, ore 17.30
Sala Minor Consiglio
I curatori Ivan Bargna e Giovanna Parodi da Passano e l’artista Stefano Arienti, raccontano in anteprima la mostra che riunisce molte delle più importanti opere d’arte africana tradizionale presenti nelle collezioni private italiane.
play mp3 20101129_africa.mp3

    
   





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