Fascismo ultimo atto.
La Repubblica Sociale Italiana
Wolfsoniana a Palazzo Ducale
7 febbraio – 16 marzo 2014
Munizioniere
L’autorappresentazione dell’ultimo fascismo, quello più tragico della Repubblica Sociale Italiana, costituisce una sorta di disperato tentativo di costruire un’identità e un sistema di valori in grado di sorreggere un apparato statale sostanzialmente ininfluente e interamente dipendente dal dispositivo militare nazista. Riproporre dopo settanta anni il materiale propagandistico di Salò è l’occasione per riflettere sui modelli visivi e culturali a cui il fascismo dell’ultimo atto ha consegnato la sua immagine. Larga parte dei materiali conservati dalla Wolfsoniana e dall’Istituto Mazziniano sono esposti per la prima volta e documentano in modo esaustivo sia lo sforzo di rimotivazione ideologica della propaganda repubblichina sia l’illusorio tentativo di riattualizzare quella dimensione eversiva e di movimento che aveva caratterizzato il fascismo delle origini. La retorica del tradimento, dell’onore perduto, l’esaltazione della
morte, del sacrificio e dell’estrema difesa della Patria consegnano in realtà un immaginario fragile e rancoroso incentrato sul lutto e sulla vendetta. La stessa che animò gli uomini e le donne della RSI nelle uniche funzioni a loro concesse dall’“alleato” tedesco: la repressione dell’antifascismo, la persecuzione razziale, la deportazione di uomini e macchine per alimentare l’organizzazione bellica nazista.
Conferenza stampa, 7 febbraio ore 12
Inaugurazione, 7 febbraio ore 18