23° Festival del Mediterraneo
11,13 settembre 2014
Palazzo Ducale
Giovedì 11
ore 21
Tetra
Svezia
Le Tetra sono un sorprendente e musicalmente eclettico gruppo svedese: quattro vocaliste con base a Goteborg con il comune desiderio di condividere i canti di tradizioni e stili di musiche arabe, greche, caraibiche e, naturalmente delle loro terre scandinave.
Provenienti da lunghe esperienze fatte nel folk e nella tradizione nordeuropea, si formano come gruppo Tetra nel 2006: dal vivo presentano un repertorio di musiche del mondo alternato a proprie composizioni, ricche di armonie e timbriche di cui la musica vocale di quell’area geografica ne è particolarmente ricca, con poliritmie vocali talvolta accompagnate da percussioni e strumenti etnici di varia provenienza suonate dalle stesse cantanti. Ogni componente del gruppo porta con sè e rappresenta una tradizione: da quella arabica di Anna a quella nordica di Ingrid, da quella rebetika greca di Maria Stellas a quella caraibica di Sanna. Scrivono di loro: “Quando Tetra entra sullo stage, ti senti completamente assorbito e condotto, spontaneamente, in un viaggio attraverso il suono vocale”.
(Bohuslaenningen)
Anna Ottertun voce, percussioni
Ingrid Brännström voce, fisarmonica, percussioni
Maria Stellas voce, percussioni
Sanna Källman voce, percussioni, cello
ore 22
Sainkho Namtchylak
Rep. di Tuva
Ecco Sainkho Namtchylak, sacerdotessa orientale del canto.
La sua voce ha caratteristiche timbriche che la rendono unica. spazia dai suoni acuti a quelli piu’ gravi con un’estensione prodigiosa, acquista singolare intensità per improvvisi cambiamenti di vibrazioni, alterna trasparenze a toni densi e scuri, e con un effetto sbalorditivo, si effonde con una doppia emissione di toni uniti fra loro da un legame armonico.
Sainkho è nata in un villaggio della Siberia meridionale ai confini con la Mongolia, nell’ex-repubblica sovietica di Tuva: padre e madre insegnanti, e nonni nomadi. Dopo aver completato a Mosca una formazione musicale classica cominciata al conservatorio della sua città, l’ha arricchita con studi sulle tradizioni siberiane, sciamaniche e lamaiste. A Mosca non è più tornata anche perché anni fa ha subito un’aggressione, ancora chiusa
nel mistero. Un trauma, prolungato per mesi. La piccola signora dai tratti orientali appare irraggiungibile. Ci si chiede quale organizzazione vocale sia alla base del mondo sonoro di Sainkho, a quali profondità dell’inconscio attinga per tradurre in canto i mormorii del vento nelle foreste, le estensioni delle tundre, il gelo dei venti, le voci di animali, evocate con buffa grazia, e quale rapporto abbia la sua voce con la luce, lo spazio, lo spirito, la trascendenza.
Sainkho Namtchylak voce
Sabato 13
ore 21
Anuradha Pal – India
Antonia Jimenez – Spagna
Gema Moneo – Spagna
Un incontro tra virtuose dalle origini gitane:
Anuradha Pal, le tabla, le doppie percussioni, suonate in modo altamente virtuoso da una delle poche donne percussioniste indiane : tradizione e ricerca ritmica contemporanea, la spiritualità purush e pakruti, il maschile e il femminile. Discepola di Ustad Alla Rakha e Zakir Hussain, ha suonato insieme a grandi maestri come Hariprasad Chaurasia, Ustad Amjad Ali Khan, Ustad Sultan Khan. Antonia Jimenez, chitarrista nata a El Puerto di Santa Maria (Cadice), inizia giovanissima lo studio della chitarra flamenca con il maestro Antonio Villar accompagnando presto cantanti e danzatori nella tipica “Pena” andalusa, tra cui Marco Flores, Rocio Molina, Manuel Li–an et Olga Pericet. Antonia resta tutt’oggi una delle rare chitarriste di flamenco. Gema Moneo, apprende l’arte della danza flamenco da insegnanti come Ana Maria Lopez, Manuel Carpio, Eva Yerbabuena, Farruquito, Belen Maya e molti altri grandi maestri. All’età di 18 anni si unisce alla Compagnia di Farroquito nello spettacolo Sonerias, con il quale riceve premi alla Biennale di Siviglia e partecipa alla tournee internazionale. Tra le varie collaborazioni, la partecipazione come danzatrice al concerto di Annie Lennox.
Anuradha Pal percussioni
Antonia Jimenez chitarra
Gema Moneo danza
Sabato 13 dalle 10 alle 18
Associazione Culturale Internazionale Comunità Dzogchen
in collaborazione con A.S.I.A Onlus presenta
Armonie dal Tibet
L’evento ha l’obiettivo di avvicinare la società civile alla cultura e alle tradizioni millenarie del Tibet , patrimonio di valori e conoscenze così prezioso per l’Umanità intera. Durante l’evento si potrá assistere e partecipare alle sessioni di Yantra Yoga , alla ‘Danza dei Sei Spazi’ appartenente al ciclo degli Insegnamenti Dzogchen del Maestro tibetano Chögyal Namkhai Norbu, video di canzoni moderne e presentazioni di danze tibetane moderne Khaita “ Joyful Dances”. Nel corso dell’evento si presenteranno le attività che si svolgono a Merigar (il centro principale in Europa della Comunità, ad Arcidosso, alle pendici del Monte Amiata) come nelle diverse sedi locali, presenti nelle maggiori città italiane.