SE QUESTO È … UN UOMO
27 febbraio – 2 maggio 1993
Strumenti di tortura dal Medioevo all’epoca industriale
La collezione in mostra è frutto di un’iniziativa intrapresa da un ristretto gruppo di collezionisti italiani non di strumenti di tortura ma di oggetti che, sebbene rappresentino inestimabili valori documentari, sono generalmente destinati a marcire nell’oblìo e nellrsquo;incuria: e cioè i reperti e i relitti dell’artigianato e dell’industria di ieri e di arti agricole ormai dimenticate. Questi oggetti costituiscono una testimonianza culturale di grande fascino e sono soprattutto una miniera di informazioni che non possono essere attinte solo dalle fonti archvistiche o iconografiche.
La collezione in mostra è frutto di un’iniziativa intrapresa da un ristretto gruppo di collezionisti italiani non di strumenti di tortura ma di oggetti che, sebbene rappresentino inestimabili valori documentari, sono generalmente destinati a marcire nell’oblìo e nellrsquo;incuria: e cioè i reperti e i relitti dell’artigianato e dell’industria di ieri e di arti agricole ormai dimenticate. Questi oggetti costituiscono una testimonianza culturale di grande fascino e sono soprattutto una miniera di informazioni che non possono essere attinte solo dalle fonti archvistiche o iconografiche.
Gli esempi qui esposti, dall’alto Medioevo alla metà del secolo scorso, sono nella maggior parte originali e integri, alcuni invece sono stati riscostruiti in base a frammenti ritrovati in Italia e all’estero.