“Straordinario, incredibile, imprevisto”: il mito di Paganini
in dialogo con Raffaele Mellace
martedì 6 novembre 2018, ore 17.45
Sala del Maggior Consiglio
Il mito di Paganini è poliedrico, e gran parte della storia ha a che fare con il suo amato violino, detto il Cannone. Salvatore Accardo, il grande violinista che suonò il Cannone in tutto il mondo, da New York a Parigi, da Edimburgo a Tokyo, lo ricorda come uno strumento incredibile, che “alla fine della tournée suonava da solo”. Con Accardo dialoga Raffaele Mellace, docente di Muiscologia e Storia della Musica all’Università di Genova e curatore della mostra.
Nel 1958 a soli 17 anni, Salvatore Accardo vinse a Genova il Premio Paganini, che segnò l’inizio della sua straordinaria carriera internazionale.
Da allora ha suonato in tutte le più importanti sale del mondo, collaborando con le maggiori orchestre internazionali e con i più importanti direttori d’orchestra quali Carlo Maria Giulini, Claudio Abbado, Riccardo Muti, Yuri Temirkanov, Colin Davis, Kurt Masur, Charles Dutoit, Lorin Maazel, Sir John Barbirolli, Kirill Kondrashin, Antal Dorati e molti altri.
Nell’arco della sua carriera ha collaborato con i più grandi musicisti di questo secolo quali Maurizio Pollini, Martha Argerich, Radu Lupu, Pierre Fournier, Rostropovich, Rampal, Isaac Stern.