L’arca quattrocentesca del Battista: una cattedrale d’oro e d’argento
giovedì 9 maggio 2019, ore 21
Sala del Maggior Consiglio
Uno dei monumenti più insigni dell’arte del XV secolo in Europa è l’arca processionale in argento dorato per le reliquie di san Giovanni Battista della Cattedrale di Genova. E’ una macro-oreficeria concepita come una micro-cattedrale tardo-gotica, con guglie, pinnacoli, statuette e scene che narrano la vita e il martirio del Patrono cittadino. Volle realizzarla nel 1433 Filippo Maria Visconti, Duca di Milano e Signore di Genova, la decretò il Senato, la firmò e datò 1438 Teramo Danieli, genovese, ma il merito di averla compiuta tocca a un altro maestro, Simone Caldera, di Andora, a capo di una équipe di eccellenti collaboratori, il primo dei quali, Beltramino de’ Zuttis, era l’orafo più celebre della Milano viscontea. Caldera, che riuscì a realizzare un’opera così complessa, è un artista straordinario, colto e cosmopolita, aggiornato sulle novità fiorentine, parigine e borgognone, conscio e orgoglioso del proprio valore, determinato nel pretenderne la giusta rimunerazione.