Un viaggio particolare, dalla sabbia alla capitale
La gita scolastica di otto giovanissimi Wodaabe in Niger
Lokkol 2. Viaggio a Niamey
16 ottobre 2017, ore 17.45
Sala del Munizioniere
Quattro anni dopo Lokkol, la scuola. Alwasi e Aikije vanno (anche) a scuola, proiettato anch’esso a Palazzo Ducale, un altro film mostra un gruppo dei protagonisti di allora alle prese con un mondo mai visto prima. La proiezione, della durata di 42 minuti, sarà introdotta dall’autore, Francesco Sincich, antropologo e partecipano Luca Borzani, storico; Giuliano Carlini, sociologo; Nicoletta Varani, geografa.
Organizzazione di Maria Luisa Gutiérrez Ruiz, antropologa.
Il film Lokkol 2. Viaggio a Niamey
Soggetto e montaggio: Francesco Sincich
Immagini: Francesco Sincich e Aikije Igne
Testi: Gilda Della Ragione
Voce fuori campo: Sokhna Diop
Musiche: Antoine Binant, Hugues Chauvin, Eric Auneau e Olivier De Vera.
Un gruppo di allievi della scuola di Banganà, un piccolo accampamento nel cuore del Niger, va a Niamey. È una gita scolastica speciale che li porta a 800 km dal loro villaggio fino a una grande città. Il gruppo è formato da 6 ragazze (8 -15 anni) e 2 ragazzi (8-11). Per arrivare a Niamey hanno fatto 3 ore di pista e 13 ore di autobus. In tre giorni hanno visitato il Centro culturale franco-nigerino “Jean Rouch” e il Museo nazionale, hanno discusso tra loro del viaggio e della scuola, ma soprattutto si sono trovati per la prima volta nella loro vita in mezzo al traffico e ai palazzi di una città. Per la prima volta hanno utilizzato una biblioteca e visto un cinema.
Un fatto importante: alle riprese ha partecipato Aikije, l’allieva più grande, e le sue immagini sono nel film. Questo film è la storia del loro viaggio e mostra le reazioni e i commenti di otto piccoli allevatori nomadi Wodaabe di fronte alle novità totali che li circondano.
Guarda il trailer del film
La Scuola di Banganà
Da ottobre 2011 Banganà, ha una scuola primaria. In questi primi cinque anni di vita gli allievi da 18 sono diventati 59 e solo 2 hanno abbandonato gli studi. Le ragazze sono sempre in maggioranza. I Wodaabe sono allevatori nomadi di zebù e nella stagione delle piogge si spostano di centinaia di km più a nord, dove trovano i pascoli per le loro mandrie. Nella stagione secca, però, che coincide con l’anno scolastico, da ottobre a giugno, stanno a Banganà grazie a un pozzo permanente e questo rende possibile l’esistenza di una scuola.
Questa scuola, laica, voluta dalla comunità, frequentata con assiduità dai giovanissimi allievi, in maggioranza ragazze, è lo strumento con il quale la gente di Banganà vuole far contare di più i Wodaabe e i loro figli. Vogliono che arrivino un giorno a Niamey, la capitale, e raggiungano posti importanti per loro e per il loro popolo.
Due associazioni genovesi, l’Associazione Culturale Ghazala e la Compagnia per le V.E.L.E., hanno sostenuto economicamente questa scuola per tre anni e dall’anno scolastico 2014-15, dopo un’ispezione dell’Ispettorato all’istruzione del Niger, che ne ha verificato il buon funzionamento, la scuola da comunitaria è diventata governativa, e la sua esistenza è così assicurata nel tempo.
Questo film è stato realizzato con il patrocinio della Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale e la partecipazione dell’Associazione Culturale Ghazala e di Paris Global Forum, ed è stato finanziato con un crowdfunding su Produzionidalbasso che ha coinvolto 36 donatori e con un contributo di ARCI – Genova.
Soggetto e montaggio: Francesco Sincich
Immagini: Francesco Sincich e Aikije Igne
Testi: Gilda Della Ragione
Voce fuori campo: Sokhna Diop
Musiche: Antoine Binant, Hugues Chauvin, Eric Auneau e Olivier De Vera.
Un gruppo di allievi della scuola di Banganà, un piccolo accampamento nel cuore del Niger, va a Niamey. È una gita scolastica speciale che li porta a 800 km dal loro villaggio fino a una grande città. Il gruppo è formato da 6 ragazze (8 -15 anni) e 2 ragazzi (8-11). Per arrivare a Niamey hanno fatto 3 ore di pista e 13 ore di autobus. In tre giorni hanno visitato il Centro culturale franco-nigerino “Jean Rouch” e il Museo nazionale, hanno discusso tra loro del viaggio e della scuola, ma soprattutto si sono trovati per la prima volta nella loro vita in mezzo al traffico e ai palazzi di una città. Per la prima volta hanno utilizzato una biblioteca e visto un cinema.
Un fatto importante: alle riprese ha partecipato Aikije, l’allieva più grande, e le sue immagini sono nel film. Questo film è la storia del loro viaggio e mostra le reazioni e i commenti di otto piccoli allevatori nomadi Wodaabe di fronte alle novità totali che li circondano.
Guarda il trailer del film
Da ottobre 2011 Banganà, ha una scuola primaria. In questi primi cinque anni di vita gli allievi da 18 sono diventati 59 e solo 2 hanno abbandonato gli studi. Le ragazze sono sempre in maggioranza. I Wodaabe sono allevatori nomadi di zebù e nella stagione delle piogge si spostano di centinaia di km più a nord, dove trovano i pascoli per le loro mandrie. Nella stagione secca, però, che coincide con l’anno scolastico, da ottobre a giugno, stanno a Banganà grazie a un pozzo permanente e questo rende possibile l’esistenza di una scuola.
Questa scuola, laica, voluta dalla comunità, frequentata con assiduità dai giovanissimi allievi, in maggioranza ragazze, è lo strumento con il quale la gente di Banganà vuole far contare di più i Wodaabe e i loro figli. Vogliono che arrivino un giorno a Niamey, la capitale, e raggiungano posti importanti per loro e per il loro popolo.
Due associazioni genovesi, l’Associazione Culturale Ghazala e la Compagnia per le V.E.L.E., hanno sostenuto economicamente questa scuola per tre anni e dall’anno scolastico 2014-15, dopo un’ispezione dell’Ispettorato all’istruzione del Niger, che ne ha verificato il buon funzionamento, la scuola da comunitaria è diventata governativa, e la sua esistenza è così assicurata nel tempo.
Questo film è stato realizzato con il patrocinio della Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale e la partecipazione dell’Associazione Culturale Ghazala e di Paris Global Forum, ed è stato finanziato con un crowdfunding su Produzionidalbasso che ha coinvolto 36 donatori e con un contributo di ARCI – Genova.