Corpi Urbani
6-14 settembre 2014
Dodicesimo festival.
Numero sacro il 12, che indica la conclusione di un ciclo completo. Il 12 segna l’ingresso nella pubertà e dunque induce l’idea di una trasformazione
radicale che si fonda su un passaggio difficile e faticoso, che è il solo che davvero porta a crescere. È per questo che il 12 traduce implicitamente gli ostacoli, i passaggi difficili, gli enigmi da risolvere.
Nella maggior parte delle società, i riti iniziatici, destinati a far accedere allo stato di adulto, si praticano nel dodicesimo anno di vita.
E così ci accingiamo a chiudere un ciclo per dare vita a una trasformazione. Il percorso fatto fino a qui è sancito sulla nostra pelle, grazie alle meraviglie a cui gli artisti hanno dato vita in tutti questi anni e grazie ai luoghi della nostra città e della nostra regione che li hanno ulteriormente valorizzati.
Tracce di memoria. Tracce di scoperta. Così mi piace definire il nostro festival.
Ora si apre una nuova distesa sabbiosa davanti a noi. Forse c’è molta strada da fare, “ma non importa, la strada è la vita”. (JACK KEROUAC)
Eliana Amadio