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Emily Dickinson: una vita dentro lo scaffale

valdre

10 maggio 2016, ore 17.45 Sala del Maggior Consiglio
 
Rossella Valdrè
 

Se in tutti gli autori l’opera rappresenta la vita, questo è particolarmente vero per Emily Dickinson (Amherst, Massachusetts, 1830-1886), forse la maggiore poetessa americana. Innovatrice solitaria della metrica e della composizione teorica, precorritrice dei tempi, non conobbe successo in vita: una vita vissuta, come recita una poesia, “lassù, dentro lo scaffale”, interamente dedicata alla poesia e allo scavo interiore, in una progressiva solitudine che la porterà a vivere chiusa nella sua camera gli ultimi sedici anni di vita. Ma da lì, Emily esplorava acutamente il mondo.
Attraverso un percorso cronologico fra le poesie, ripercorriamo così il pensiero e il mondo interiore di Emily, che offre al lettore contemporaneo una lettura modernissima, e il contrastante, emblematico paradosso di una vita estremamente ritirata eppure passionale, isolata e in contatto col mondo, austera e profondamente ricca.
Lo scaffale della mente, scelto con spregiudicatezza consapevole da Emily, la sua camera che diventerà l’intero suo universo e rifugio, diventa così un giardino segreto e affascinante che si pone in alternativa alla vita mondana e amorosa (con te non posso vivere – perché sarebbe vita) come unica scelta possibile per esprimersi in libertà.
La “signora in bianco”, come veniva chiamata, morirà a quarantasei anni, con sole sette poesie pubblicate in vita, senza mai aver lasciato la casa paterna.


Rossella Valdrè è psichiatra e psicoanalista membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e full member dell’IPA (International Psychoanalytical Association). Dopo i primi anni di lavoro istituzionale, si è dedicata a tempo pieno, da vent’anni, alla pratica psicoanalitica privata, è Consulente d’Ufficio per il Tribunale dei Minorenni e ha tenuto corsi liberi sulla teoria psicoanalitica presso la facoltà di Psicologia dell’Università di Genova.
Si è occupata principalmente di cinema, letteratura e psicoanalisi, dell’estensione della teoria psicoanalitica al mondo della cultura in generale con particolare attenzione alla contemporaneità, sempre letta attraverso il filtro psicoanalitico e della metapsicologia freudiana. Ha diverse pubblicazioni su riviste italiane ed estere.
Ha pubblicato i libri: “La lingua sognata della realtà. Cinema e psicoanalisi nell’esplorazione della contemporaneità”. (Antigone, 2013); “Cinema e violenza: banalità del Male nel cinema contemporaneo “ (In: Il sonno della ragione, Liguori, 2014); L’Altro. Diversità contemporanee. Cinema e psicoanalisi nel territorio dell’alterità.” (Borla,,2015); On Sublimation: a path to the destiny of desire, theory and treatment. (Karnak, 2014), seguito dall’edizione italiana: “Sulla Sublimazione: un percorso nel destino del desiderio, della teoria e della cura” (Mimesis, 2015) suo testo principale e “Cattive. E’ sempre la donna la vittima? Autrici che ribaltano il mito: una riflessione psicoanalitica” (Alpes, 2015). In corso di pubblicazione un testo sul desiderio.
Il suo testo principale è Sulla sublimazione, in cui un capitolo è dedicato ad Emily Dickinson.
Vive e lavora a Genova.

 

rassegna Psicologia dell’arte







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