Incontri Questioni di Coscienza G.M.
Questioni di Coscienza
Martedì 1 marzo, ore 17.45
Sala Munizioniere
Identità
Giacomo Marramao
“L’identità in sé è uno strano affare”. Con
questa battuta asciutta e disinvolta, dal tono apparentemente
colloquiale, un grande regista contemporaneo come David Lynch ci
consegna, in linguaggio cifrato, uno dei motivi conduttori della
sua opera: rappresentato, appunto, dal puzzle – dal “rompicapo” -
dell’identità. Non si tratta, per un cineasta così
refrattario alle dichiarazioni programmatiche, dell’annuncio di una
nuova “poetica” o “estetica” dell’immagine-movimento, ma della
segnalazione di un enigma. Di una cifra, appunto, da decifrare: o
destinata a rivelarsi indecifrabile proprio attraverso la
straniante cinetica di una realtà che si sdoppia nella
sequenza delle immagini, lungo la linea d’ombra tra materiale e
immateriale, veglia e sonno, corpo e fantasma. Identity is no
matter, sembra replicare alla battuta di Lynch l’adagio della
filosofia contemporanea: una filosofia che ha radicalizzato -
svolgendola fino alle estreme conseguenze – la scomposizione e
desostanzializzazione del Cogito cartesiano avviata dal grande
empirismo moderno. Curiosa circostanza, che la modernità
abbia mutuato dalla logica il termine identità per indicare
il soggetto-persona. Ma ancora più paradossale è che
questo transfert abbia coinciso – proprio a partire da Locke e Hume
- con una critica radicale della nozione stessa. Muovendo da questo
sfondo, si cercherà di mettere in luce i passaggi cruciali
attraversati dal concetto di identità personale, intesa come
prosopon-persona (ossia “maschera”) o come hypostasis (ossia
“supporto”), come relazione o come sostanza, per proiettare le
implicazioni metafisiche e antropo-teologiche della genealogia
sulla discussione attuale intorno alla costituzione del Sé e
alla nascita della “coscienza” e per mettere a confronto la
tematica del multiple Self con le differenti teorie dell’inconscio
prospettate dalla psicoanalisi postfreudiana e dalle neuroscienze.
Giacomo Marramao ha studiato filosofia all’Università di Firenze ed è
stato fellow della Fondazione Alexander von Humboldt presso
l’Università di Francoforte. Attualmente insegna Filosofia
teoretica e Filosofia politica all’Università di Roma Tre e
Théorie politique a Parigi (SciencesPo). È inoltre
Direttore della Fondazione Basso, membro del Collège
International de Philosophie (Parigi) e professor honoris causa
presso l’Università di Bucarest. È stato visiting
professor in importanti università europee, americane e
asiatiche. Nel 2005 la Presidenza della Repubblica francese gli ha
conferito l’onorificenza delle “Palmes Académiques”. Nel
2009 ha ricevuto il Premio Internazionale di Filosofia “Karl-Otto
Apel”. Tra le sue opere, tradotte in diverse lingue: Il politico e
le trasformazioni (De Donato 1979); Potere e secolarizzazione
(Bollati Boringheri 1983); Minima temporalia. Tempo, spazio,
esperienza (Sossella 1990); Kairós. Apologia del tempo
debito (Laterza 1992); Cielo e terra, (Laterza 1994); Dopo il
Leviatano (Bollati Boringheri 1995); Passaggio a Occidente.
Filosofia e globalizzazione (Bollati Boringhieri 2003, Premio
Pozzale-Luigi Russo); La passione del presente (Bollati Boringhieri
2008, Premio di Filosofia “Viaggio a Siracusa”).