Tavola rotonda
“La Moda intorno al ‘68″
Sala del Minor Consiglio
15 gennaio 2009, dalle ore 17.00
Il Centro Studi Tessuto e Moda DVJ e la Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura organizzano il 15 gennaio alle ore 17 presso la Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale una tavola rotonda sull’ argomento moda e costume intorno agli anni Sessanta , in particolare al 68, che ben si inserisce come ulteriore approfondimento di alcune tematiche artistiche, sociali e storiche, che le mostre a Genova (Lucio Fontana luce e colore e Fabrizio De Andrè al Ducale, La Liguria e la Grande Guerra a Palazzo Reale) stanno proponendo, nel tentativo di ricordare e di far riflettere sui molteplici aspetti della modernità.
Questo primo appuntamento del 2009, che vede protagonisti la moda e il costume in anni che hanno profondamente cambiato, se non rivoluzionato, il nostro modo di vivere, è anche il prologo ideale dell’iniziativa Blue de Genes, tradeshow for denim lovers, organizzata Skyline Grandi Eventi, che il Comune di Genova con altre Istituzioni liguri dedicherà al Jeans e che avrà il suo apice con innumerevoli eventi dal 4 al 6 giugno 2009.
La tavola rotonda, che ha per protagonisti gli anni 60 e il 68, rientra nel ciclo di incontri sulla Moda del Novecento organizzati dal DVJ e che, iniziati lo scorso anno con La moda nel Liberty, e altri 4 incontri tematici, termineranno il prossimo 5 febbraio con Il Taglio nella moda, a cura di Marzia Cataldi Gallo.
Succesivamente, nella prima metà dell’anno, prenderà avvio un secondo ciclo di appuntamenti che saranno tutti incentrati sul tema del Colore.
Per tentare di affrontare il tema moda e costume, anni’ 60 e ’68, argomenti così vasti e ricchi di fascino, si è cercato di riunire un gruppo di protagonisti, che possano coinvolgere il pubblico in un cammino a ritroso sugli ultimi decenni della nostra storia.
Uno di questi sarà Elio Fiorucci, definito da Enzo Biagi nel 1976: “l’uomo che ha distrutto la moda” per il suo look diverso e fuori dagli schemi.
Aperto a tutti gli stimoli londinesi e newyorkesi, che negli anni 60 scuotevano i solidi principi della tradizione, Fiorucci aprì il suo primo negozio nel 67. Il 1967, poi, fu l’anno della grande svolta non solo per lui, ma per la moda intera.
Elio Fiorucci è l’uomo che in quegli anni seppe osare, seppe spezzare le abitudini di abbigliamento, proponendo estrosi pantaloni leopardati, impermeabili trasparenti e tantissimo colore. Ecco che tutti i giovani, di qualsiasi estrazione politica, di qualsiasi paese del mondo, fecero proprio lo stile Fiorucci, segnando così una svolta nella storia della moda.
Accanto alla testimonianza di chi è stato protagonista nella creazione di quel nuovo tipo di abbigliamento – che oggi sembra “normale” ma quando è comparso ha segnato una vera rivoluzione – interverrà Leopoldo Durante, stilista di “Care Label”, che da vent’anni lavora nel mondo del jeans e potrà testimoniare cosa vuol dire “jeans” oggi, dopo i quarant’anni vissuti sulla scena del mondo.
Insieme ai due esperti di moda, Alessandra Burigana, giornalista specializzata in costume e design, che scrive sul Corriere della Sera e noti periodici, racconterà l’evoluzione delle consuetudini domestiche in quegli anni, secondo un nuovo modello dell’abitare, scandito da oggetti di design innovativo per reazione ai classici interni borghesi: dagli imbottiti destrutturati e componibili all’infinito, alla manìa della moquette che rendeva lo spazio fluido, fino all’uso dei nuovi materiali come la plastica, le fibre sintetiche, il poliuretano.
L’incontro sarà coordinato da Renato Tortarolo, caporedattore cultura de Il Secolo XIX e sarà introdotto da Marzia Cataldi Gallo e Loredana Pessa, che insieme hanno ideato il Centro Studi Tessuto e Moda DVJ di Genova.
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