Rolli – I Palazzi dei Rolli
Strada Nuova con i suoi musei e i palazzi dei Rolli
I Palazzi dei Rolli patrimonio dell’Umanità UNESCO
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I PALAZZI DEI ROLLI
Anno 1576: il Senato della Repubblica di Genova istituisce il Rollo degli alloggiamenti pubblici, cioè l6rsquo;elenco di quelle dimore aristocratiche scelte ufficialmente per accogliere gli ospiti forestieri e il loro seguito in visita di Stato.
I palazzi sono divisi in tre categorie in base al loro livello di pregio architettonico e di lusso; ad ogni categoria corrisponde un diverso grado di dignità degli ospiti – ambasciatori, dignitari, principi, sovrani, papi e imperatori.
Di volta in volta è un sorteggio a stabilire quale dimora dovrà assumersi l’onore e l’onere dell’accoglienza.
Già Rubens, più volte a Genova all’inizio del Seicento, rimane impressionato dall’eccezionalità di questa rete di dimore e dall’estremo grado di confort abitativo che le contraddistingue, tanto da proporle comemodello da imitare in tutta Europa nella ormai celebre serie di incisioni intitolata I Palazzi di Genova.
Nel 2006 l’UNESCO ha inserito “Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi di Rolli” nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Il prestigioso riconoscimento riguarda a pieno titolo quei palazzi distribuiti lungo gli assi viari delle attuali Via Garibaldi, Via Cairoli ( un tempo rispettivamente Strada Nuova e Nuovissima) e Via Balbi, aperte tra la metà del Cinquecento e la fine del Settecento con il duplice obiettivo di consentire uno sviluppo urbanistico della città e di offrire nuovi spazi privilegiati all’edilizia aristocratica.
Molti edifici hanno conservato pressoché intatta la struttura originale e sono in parte visitabili in quanto sede di istituzioni pubbliche e di musei.
Tra questi segnaliamo quelli appartenenti al sistema dei Musei di Strada Nuova – Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi – Palazzo Spinola di Pellicceria, sede della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, e Palazzo Reale.
Sebbene il riconoscimento UNESCO sia ufficialmente attribuito a 42 edifici (segnalati da targhe di colore rosso numerate da 1 a 42) nella pianta abbiamo scelto di indicare, differenziandoli in altro colore, tutti gli 83 palazzi inseriti nelle diverse edizioni dei rolli, anche quelli di origini più antiche e sparsi nel tessuto urbano del centro storico, che, sebbene a volte pesantemente rimaneggiati nel corso dei secoli, tuttora conservano indizi preziosi
del loro passato di grandiosità.
MUSEI DI STRADA NUOVA
La cinquecentesca Strada Nuova, oggi Via Garibaldi, è un ambiente unico al mondo per qualità urbanistica ed architettonica. Palazzi di forme rinascimentali costruiti con materiali pregiati, talvolta decorati nei prospetti a stucco o ad affresco, scoprono all’interno scaloni monumentali e decorazioni dipinte , si aprono all’esterno con logge, cortili e terrazze affacciati su giardini con statue, fontane e ninfei. Di questi palazzi, due – il Bianco e il Rosso – sono musei dalla fine dell’Ottocento, con celebri collezioni d’arte. Un unico percorso ora il collega al grandioso Palazzo Tursi e a una suggestiva corona di spazi aperti.
Consacrato all’arte antica, il sistema dei “Musei di Strada Nuova” valorizza il nesso storico fra i palazzi nobiliari e le collezioni artistiche in essi esposte e conservate.
Dimora-museo seicentesca, nella sale affrescate e decorate, ospita la notevolissima quadreria, le collezioni d’arte e gli arredi storici della famiglia Brignole-Sale, in ambienti di spettacolare qualità decorativa, o era dei massimi pittori genovesi fra Sei e Settecento. La collezione di dipinti presenta capolavori di artisti italiani, genovesi e stranieri: Palma il Vecchio, Veronese, Procaccini,Guido Reni, Strozzi,Guercino, Dürer, Van Dyck.
Due terrazzi situati a diverse altezze offrono una prospettiva privilegiata sulla Strada Nuova e sull’intero centro antico cittadino.
Un ascensore panoramico offre una vista inedita sul centro storico e sul porto.
Di origine cinquecentesca, fu ricostruito nel 1711 per i Brignole-Sale, che nel 1884 lo legarono alla città. Principale pinacoteca della Liguria offre uno spaccato ricco della produzione pittorica italiana, fiamminga e spagnola: Filippino Lippi, Veronese, Caravaggio, Procaccini, Morazzone, Memling, David, Provoost, Massys, Rubens, Van Dyck, Zurbarán, Murillo. Straordinario il panorama della pittura genovese dalla fine del ‘400 al ‘700, con sale dedicate a tutti i
principali maestri: Cambiaso, Strozzi, Assereto, Fiasella, De Ferrari, Piola e Magnasco. Il percorso espositivo si conclude enfaticamente con laMaddalena Penitente di Canova.
Costruito nel “Secolo dei Genovesi”, oltre ad ospitare le sale di rappresentanza del Sindaco, accoglie ora l’espansione della Galleria di Palazzo Bianco. Le sue sale sono dedicate all’esposizione di opere
d’arte decorativa (arazzi,mobilio, ceramiche liguri, tra le quali spicca l’importante corredo delle farmacie degli antichi ospedali genovesi), oltre alla raccolta delle monete, dei pesi e delle misure ufficiali
dell’antica Repubblica di Genova. Tra le rarità si può ammirare il “Guarneri del Gesù”, violino appartenuto a Paganini, cui è dedicata un’intera sala.
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