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INGE GE pagina mostra

Inge Morath
La vita. La fotografia

21 giugno – 22 settembre prorogata fino al 6 ottobre 2019
Loggia degli Abati

La fotografia è un fenomeno strano.
Ti fidi del tuo occhio, ma non puoi evitare di mettere a nudo la tua anima

Palazzo Ducale accoglie la prima grande retrospettiva italiana di Inge Morath, la prima fotografa a entrare a far parte della celebra agenzia fotografica Magnum Photos. Il lavoro di Inge Morath, prima di ogni cosa, è la testimonianza di un rapporto, di una passione, di una necessità con la fotografia. Un rapporto maturato negli anni attraverso esperienze ed incontri, nonché parte integrante della vita di una donna che è riuscita, con coraggio e determinazione, ad affermarsi in una disciplina all’epoca prettamente maschile. Nel corso della sua carriera ha realizzato reportage fotografici in Spagna, Italia, Medioriente, America, Russia e Cina. Non ha affrontato mai questi viaggi con superficialità, bensì con serietà, studiando la lingua, le tradizioni e la cultura di ogni regione dove si recava. Era capace di parlare correntemente tedesco, inglese, francese, spagnolo, rumeno, russo e mandarino. Che si trattasse di persone comuni o personaggi pubblici il suo interesse era identico e s’indirizzava sempre verso l’intimità di ciascuno.
Inge Morath ha imparato molto da Henri Cartier-Bresson a Ernst Haas e con cui ha collaborato in importanti reportage. Il suo stile fotografico affonda le sue radici negli ideali umanistici conseguenti alla Seconda Guerra Mondiale, ma anche nella fotografia del “momento decisivo”, così come l’aveva definita Cartier-Bresson. Le fotografie di Inge Morath riflettono la sua sensibilità, ma al contempo sono come pagine del suo privato diario di vita, come lei stessa scrive: “La fotografia è essenzialmente una questione personale: la ricerca di una verità interiore”.

autoritratto ingeNata a Graz, in Austria, nel 1923, dopo gli studi di lingue a Berlino, Inge Morath lavora come traduttrice e giornalista.
Amica del fotografo Ernst Haas, realizza testi per i suoi reportage. Viene così invitata da Robert Capa ad unirsi all’agenzia Magnum in qualità di redattrice e ricercatrice. Comincia a fotografare nel 1951 a Londra e nel 1953 entra a far parte dell’agenzia Magnum. Tra il 1953 ed il 1954, Morath è anche assistente di Henri Cartier-Bresson.
Negli anni seguenti viaggia in Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Sono del 1958 la serie di curiosi ritratti fotografici con le maschere del disegnatore Saul Steinberg.

Sul set del film “Gli spostati” di John Huston conosce Arthur Miller, che sposa nel 1962. Nel 1965 si reca per la prima volta in Unione Sovietica. Nel 1978 compie il primo viaggio in Cina.
Fra i suoi soggetti più popolari i ritratti di importanti personalità del Novecento come Henri Moore, Pablo Picasso, André Malraux, Doris Lessing, Marilyn Monroe, Gloria Vanderbilt e Fidel Castro.
Muore a New York il 30 gennaio 2002.



Orari
dal 24 settembre al 6 ottobre
da martedì a domenica, ore 11 – 19
La biglietteria chiude un’ora prima
fino al 22 settembre
da martedì a venerdì, ore 15 – 19
sabato e domenica 11-19
La biglietteria chiude un’ora prima

 

Biglietti
intero 10 euro
ridotto 8 euro
bambini e ragazzi fino a 14 anni: 4€
 
Dal 13 luglio al 25 agosto 2019
ingresso al Palazzo+mostra Inge Morath:
11€ adulti; 6€ bambini
 
Conserva il biglietto della mostra, avrai diritto alla riduzione sulle altre mostre in corso a Palazzo Ducale, Giorgio de Chirico e Labirinto Luzzati


Visite guidate a cura dell’Associazione Genova in mostra, scopri qui il calendario completo
info@genovainmostra.it – 370 328 9126
Costo 8€

I visitatori sono tenuti a lasciare all’ingresso delle zone espositive bagagli e a depositare negli appositi armadietti borse e zaini.
Negli spazi espositivi e congressuali è inoltre vietato:
- introdurre animali, ad eccezione di quelli utili per accompagnare le persone disabili, e qualunque oggetto che per le sue caratteristiche possa rappresentare un rischio per la sicurezza delle persone, dell’edificio, delle strutture;
- effettuare riprese fotografiche e audiovisive non autorizzate o in deroga con le norme esposte alla biglietteria;
- fumare in tutti i locali della Fondazione;
- usare il cellulare all’interno degli spazi espositivi;
- consumare cibi e bevande.
Altri divieti possono essere imposti in biglietteria o direttamente nelle zone espositive per ragioni di sicurezza
L’intera carta dei Servizi di Palazzo Ducale è consultabile qui



20 giugno 2019, l’inaugurazione


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