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La violenza della porta accanto

LigRrainb

15 aprile 2016, Piazza De Ferrari
dalle 17.00 alle 17,30
Flash mob
Dal Coordinamento Liguria Rainbow
No ai padri padroni e ai machi violenti
 
 
Quando un giovane si trova a dover chiamare i carabinieri per tutelarsi dalla sua famiglia e finisce poi al Pronto Soccorso, è necessario dimostrare solidarietà e mobilitare la nostra città per fare una riflessione tutti e tutte insieme. Giovedì 31 marzo a Genova un ragazzo è stato picchiato dal padre dopo aver detto di essere gay.
Purtroppo è spesso tra le mura domestiche che si nascondono i più sordidi segreti, i ricatti e il bisogno di controllo, le violenze psicologiche devastanti come quelle fisiche. L’episodio del ragazzo gay segue, a poca distanza di tempo, il caso della donna uccisa dal marito, ancora a Genova: un ennesimo femminicidio da aggiungere alle consuete, tristi statistiche.
 
Alcune istituzioni politiche, culturali e religiose, oggi ostaggi o complici della “crociata antigender”, lasciano sole le vittime, anzi agiscono una ulteriore violenza, quando affermano che devianti – sbagliati e sbagliate – sono le vittime, chi subisce insomma e non chi, sentendosi giusto e conforme, esercita con la forza e con la violenza il ruolo di marito, padre, fratello.
 
Mettere in discussione la virilità, nelle sue figure più stereotipe del macho prepotente o violento e del padre padrone, produce ogni giorno reazioni violente che non possiamo trattare come emergenze o fenomeni isolati, compiuti da “mostri” e pertanto lontani da noi.
 
Per questo il Coordinamento Liguria Rainbow ha scelto come titolo del flash mob del 15 aprile “La violenza della porta accanto”. Dalle 17 alle 17.30 assieme alla cantante Andrea Celeste, in piazza De Ferrari.
Invitiamo la cittadinanza a esprimere solidarietà e chiedere giustizia per le vittime della misoginia, del sessismo e dell’omofobia, ma lo vogliamo fare ballando e cantando sulle note di Break the chain, la canzone scritta da Eve Ensler per l’evento mondiale One billion rising, (https://www.youtube.com/watch?v=mRU1xmBwUeA)
Questa canzone, scritta dall’autrice dei “Monologhi della vagina”, ha dato avvio nel 2012 alla più vasta manifestazione contro la violenza sulle donne a livello planetario (http://www.onebillionrising.org/…/one-billion-rising/). In quasi tutti i paesi del mondo si è ballato nello stesso giorno per dire basta e per cambiare in modo radicale le relazioni tra i generi, ancora pervase da disparità e gerarchia a sfavore delle donne.
Canteremo anche Bread and roses, come abbiamo già fatto allo Human Pride 2015, riscoperta di recente grazie al film Pride (https://www.youtube.com/watch?v=qNQs6gSOkeU). È una canzone di lotta delle lavoratrici del settore tessile nata dallo spunto di un discorso di una suffragista americana (Rose Schneiderman): «What the woman who labors wants is the right to live, not simply exist — the right to life as the rich woman has the right to life, and the sun and music and art. You have nothing that the humblest worker has not a right to have also. The worker must have bread, but she must have roses, too. Help, you women of privilege, give her the ballot to fight with».
 
L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Genova e del Comitato Pari Opportunità dell’Università di Genova
 
 





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