9 febbraio 2017, ore 17.45
Sala del Maggior Consiglio
Introduce Antonio Guerci
Nascimur uno modo, multis morimu. Le teorie dell’invecchiamento sono centinaia, tuttavia i meccanismi molecolari che producono nel tempo il decadimento delle funzioni rimangono poco chiari. La strategia riproduttiva e il costo energetico per mantenere funzioni ottimali sono considerati fattori determinanti la durata della vita. Pertanto, ipotizziamo che l’adattamento a vari ambienti, alterando il bilancio energetico particolarmente nei mammiferi, influenzi la velocità con la quale invecchiamo. Le tecnologie genomiche consentono di descrivere come il DNA si adatta nel tempo e alle diverse condizioni ambientali. Queste ricerche promettono di estendere la conoscenza di base sulla nostra vita e di fornire strumenti per predire l’insorgenza di malattie croniche e favorire una terza età in salute.
Marco Giorgio si è laureato in biologia a Roma. Ha svolto il tirocinio presso l’istituto di ricerche di biologia molecolare di Pomezia quindi col supporto dell’associazione italiana ricerca sul cancro ha studiato modelli transgenici di cancro presso l’istituto Regina Elena di Roma. Si è trasferito al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, continuando a lavorare sulla genetica del cancro e dell’invecchiamento. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in biotecnologie si è unito al dipartimento di oncologia sperimentale dell’istituto europeo di oncologia di Milano dove attualmente è ricercatore e studia bioenergetica contribuendo a programmi clinici che comprendono l’alimentazione e lo sviluppo di nuovi diagnostici. Tali studi sono riportati in oltre 100 pubblicazioni con oltre 8000 citazioni.
Ciclo Per una nuova cultura dell’invecchiamento, realizzato in collaborazione con Università degli Studi di Genova, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, Auser Liguria, CGIL SPI Genova – Sindacato Pensionati Italiani