SEGRETE.
Tracce di Memoria
26 gennaio – 9 febbraio 2014
Prigioni della Torre Grimaldina
Presentando il biglietto della mostra di Munch si può accedere alle carceri e alla torre al prezzo di 3 €.
orario: 10/13 – 15/18
chiuso il lunedì
Apertura straordinaria:
lunedì 27 gennaio per il Giorno della Memoria
Per i giorni del 26 e 27 gennaio l’ingresso è gratuito
Anche quest’anno saranno le suggestive celle delle antiche prigioni della Torre Grimaldina a fare da sfondo e al tempo stesso essere parte integrante del lavoro degli artisti, impegnati a creare una serie di opere site specific per celebrare il sacrificio della Shoah e ricordare, soprattutto alle nuove generazioni, una pagina della storia contemporanea che ha segnato in modo indelebile le vicende politiche e umane del secolo scorso. L'arte affida alla suggestione delle opere il compito di tramandare la memoria non attraverso una funzione didascalica, ma parlando direttamente al cuore e alla mente dei visitatori. Un percorso originale e innovativo, come è nella tradizione di SEGRETE, che quest'anno si sviluppa attraverso le installazioni di:
FELICE ARDITO – LINO DI VINCI – MAURIZIO DUSIO – ROBERTO MERANI – BRUNO MENEGHELLI – SILVIO MONTI – NINA STAEHLI – GÜNTER STANGELMAYER.
Nel corso dell’inaugurazione, sabato 25 gennaio, i visitatori, oltre a seguire il percorso delle sette celle, avranno accesso al piano superiore della Torre Grimaldina dove potranno assistere alla performance “Dentro la Violenza_Dietro la Notizia” realizzata dalla Compagnia Filo' con la partecipazione di Danilo Spadoni.
La mostra si avvale anche delle videotestimonianze di: Luca Borzani – presidente di Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Piero Dello Strologo presidente del Centro Culturale Primo Levi, Mino Ronzitti – presidente dell’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea.
Anche quest’anno avrà una parte di rilievo la documentazione storica. I visitatori potranno per la prima volta “consultare” la mappa dei rifugi antiaerei utilizzati a Genova nel corso della Seconda Guerra Mondiale, grazie al progetto di ricerca di Carlo Cassan “Genova e i rifugi della Memoria: le gallerie dimenticate”
