Fabio Beltram
Nanoscienza,
l’importanza di pensare in piccolo
17 gennaio 2017, ore 17.45
Sala del Maggior Consiglio
Nanoscienza e nanotecnologia sono termini oggi molto usati (e abusati) che in questi anni si sono caricati di forti aspettative e preoccupazioni. In questo incontro verrà fornita una descrizione di cosa sia realmente la nanotecnologia, evidenziandone gli aspetti di novità e di discontinuità, e si discuterà di come la piena comprensione del potenziale (e dei reali rischi) della nanoscienza richieda un aggiornamento della nostra comprensione della stessa “natura” della materia mettendola in linea con la visione della fisica moderna.
Esamineremo infine quali settori scientifici e tecnologici saranno influenzati da queste nuove metodologie e quale sarà il loro prevedibile impatto sociale ed economico con una particolare attenzione all’ambito biomedico.
Fabio Beltram ha svolto la sua attività ai Laboratori Bell della AT&T a Murray Hill, NJ, dal 1986 al 1991. Tornato in Italia ha fondato e diretto la Quantum Device Division del Laboratorio TASC-INFM a Trieste per poi prendere servizio alla Scuola Normale Superiore dov’è tuttora professore ordinario di Fisica della Materia. È stato Vice Direttore della Scuola Normale Superiore dal 2005 al 2010 e, quindi, Direttore dal 2010 fino alla sua nomina nel Consiglio Direttivo dell’ANVUR nel 2016.
La sua attività di ricerca abbraccia un ampio spettro di tematiche nel campo della nanoscienza e della fisica della materia. I suoi risultati sono apparsi in oltre quattrocento pubblicazioni su riviste internazionali e brevetti. Negli ultimi anni ha svolto attività di ricerca in biofisica molecolare per applicare le sue conoscenze sulla nanoscienza a questioni rilevanti nell’ambito della nanobiotecnologia e della biomedicina. Lo sviluppo e l’applicazione di sonde per lo studio della dinamica e delle interazioni di singole particelle in cellule viventi è stato il filo conduttore delle sue ricerche attualmente dirette allo sviluppo di strategie innovative di drug delivery e diagnostica ultrasensibile.
rassegna La scienza condivisa