Oltre il pregiudizio e la violenza. Prospettive psicoanalitiche tra clinica e cultura

dal 29 aprile al 20 maggio 2016
Il pregiudizio si annida ineluttabilmente nella conoscenza e anche quando si ammanta di innocenza non cessa di esercitare le sue ragioni, mente contro mente, con violenza. Tutto il sapere del mondo scientifico, economico, sociale, politico, etnico, religioso, psicologico rimane comunque impigliato nella fitta rete del desiderio e del “proprio particulare” di uomini e di organizzazioni. Il pensiero inerente a ciascuna disciplina non è sufficiente ad elevarci al di sopra delle ipotesi di parte che dilaniano il mondo. Il pregiudizio, come ‘giudizio anticipato’ che presume un sapere, per non affrontare la fatica e l’angoscia legate alla costruzione di quel conoscere che trasforma il nostro modo di intendere il mondo, è alla radice di tanti malesseri del nostro quotidiano, macro e micro sociale. Andare oltre il pregiudizio e la violenza significa rendersi responsabili di una visione del mondo che non si limiti a ghettizzare e reprimere, ma cerchi dimensioni integrative e trasformative a partire dal singolo individuo.
In collaborazione con la Scuola di Psicoterapia Comparata di Genova
Gli incontri sono alle 17.45

6 maggio 2016, ore 17.45
Adolescenza e violenza: i luoghi dell’aiuto psicologico
Luisa Carbone Tirelli

20 maggio 2016, ore 17.45
Diverse da chi? Diversi da chi? Biologia e cultura, pregiudizi e paura
Vittorio Lingiardi