Pierfranco Pellizzetti
presentazione del libro
La fine delle buone maniere
martedì 17 dicembre 2019, ore 17.45
Munizioniere
Insieme all’autore intervengono Claudio Bevegni e Carlo A. Martigli, coordina Renato Tortarolo
Il mio nome è… E che importa?
Paolo il Silenziario
Ogni storia che ho scritto è un’autobiografia.
Nessuna è una confessione.
Amos Oz
Il mio nome è… E che importa?
Paolo il Silenziario
Ogni storia che ho scritto è un’autobiografia.
Nessuna è una confessione.
Amos Oz
Trascorrere la propria esistenza in un’età decadente, nella spazio materiale della città e in quello virtuale del ricordo. Mentre la quotidianità affila sui nervi un rasoio.
Il racconto a matrioska, che emerge attraverso alcune analogie e una metafora.
Incastonate tra le storie del presente troviamo, latamente analoghe all’esperienza del protagonista (sorta di metempsicosi in cui non trasmigrano le anime bensì le biografie), vicende di personaggi dell’antichità che contemplarono con inquietudine e sconcerto la caduta della propria urbe-mondo: i gallo-romani Ausonio e Rutilio Namaziano, il bizantino Paolo detto il Silenziario. Negli altri quattordici capitoli appare la Genova aristocratica e familistica, riflesso labirintico della caduta di una civiltà borghese, descritta nei suoi riti e nelle sue contraddizioni. Capitale delle Partecipazioni Statali, nella lunga traiettoria dell’impresa pubblica, a fronte del generale declino italiano; sia dell’antico triangolo industriale che della Terza Italia dei fuochi fatui distrettuali.