Quale pianista non ha forse faticato sui numerosi esercizi e studi di Carl Czerny? La vita professionale del grande maestro e didatta austriaco, allievo di Beethoven, ha mostrato fin dall’inizio moltissime assonanze con quella di Mozart.
Il suo anno di nascita coincide, per esempio, con quello della morte del compositore salisburghese e il suo primo concerto pubblico a Vienna, all’età di 9 anni, lo ha visto interprete del Concerto per pianoforte K 491. Indissolubile fu quindi il legame elettivo e musicale di Carl con Mozart, che lo portò in seguito a trascrivere per pianoforte diverse sue opere.
E proprio per questo motivo Maximilian Stadler, abate benedettino ma anch’egli musicista, amico di Wolfgang Amadeus e Costanza nonché grande difensore dell’autenticità del Requiem, nel 1827 ne commissionò a Czerny una versione con accompagnamento di pianoforte a quattro mani a cui, per la presente edizione, si è deciso di aggiungere la parte originale dei timpani, per conferire maggior orchestralità all’accompagnamento pianistico a quattro mani.
L’Ensemble Vocale-Strumentale Selva Armonica è il gruppo musicale espresso dall’Associazione Culturale “Il Righi” per l’attività concertistica.
Il repertorio inizialmente incentrato sul periodo barocco, con autori quali Caldara, Carissimi, Stainer, Vivaldi, si è man mano allargato ad epoche più antiche, e ai più recenti Liszt, Gounod, Saint-Saëns.
Il tratto distintivo dell’Ensemble rimane tuttavia la valorizzazione di autori poco conosciuti attraverso la ricerca di partiture, lo studio dell’impostazione vocale e l’esecuzione nel rispetto della prassi filologica.
Dalla sua fondazione l’Ensemble è coordinato e diretto da Luca Franco Ferrari.