Valore aggiunto
L’amministrazione condivisa
dal 16 marzo al 1 giugno 2017
Sala del Munizioniere, ore 14-18
Quattro incontri a due voci con lavori di gruppo per confrontarsi
sul modello dell’amministrazione condivisa.
I posti disponibili sono limitati,
e la quota di partecipazione è di 10 euro a giornata
e di 30 euro per le quattro giornate,
da acquistare presso la Biglietteria di Palazzo Ducale un’ora prima dell’inizio degli incontri.
Troppo spesso il lavoro sociale viene associato all’autoreferenzialità e alla marginalità, e vincolato alla disponibilità delle risorse, mentre molte sono le attività spontanee autonome che vengono intraprese nelle comunità, su iniziativa delle persone che abitano. Il Circolo Oltre il giardino ha cercato di mettere insieme le diverse declinazioni del lavoro sociale. La parola “oltre” rimarca proprio l’intenzione di spingersi oltre il proprio quotidiano, per cimentarsi con la complessità dell’uomo, delle relazioni e dell’ambiente in cui si vive.
Per questo insieme a Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, all’Assessorato alle Politiche Socio Sanitarie del Comune di Genova, all’Ufficio Partecipazione del Comune di Genova, alla rete di “Rileggere il territorio” e a Genova Bene Comune, Oltre il giardino organizza quattro incontri per approfondire la conoscenza di uno strumento concreto, deliberato negli scorsi mesi dal Consiglio Comunale, il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini ed amministrazione in forma condivisa dei beni comuni urbani, con l’idea di contribuire allo sviluppo del rapporto tra cittadini e Amministrazione Pubblica.
L’amministrazione condivisa è una formula organizzativa fondata sulla collaborazione tra Amministrazioni e cittadini.
Al centro di questo modo di amministrare c’è il prendersi cura dei beni comuni – ad esempio, piazze, giardini, scuole, sentieri, beni culturali, beni immateriali – come fossero cose proprie. Perché, se ci pensiamo bene, le cose di tutti sono anche nostre e curare i beni comuni è un modo per curare noi stessi e la nostro comunità.
Al centro di questo modo di amministrare c’è il prendersi cura dei beni comuni – ad esempio, piazze, giardini, scuole, sentieri, beni culturali, beni immateriali – come fossero cose proprie. Perché, se ci pensiamo bene, le cose di tutti sono anche nostre e curare i beni comuni è un modo per curare noi stessi e la nostro comunità.
Attraverso contributi esterni e lavori di gruppo si continuerà nella ricerca e nell’apprendimento di metodologie e criteri di valutazione per affrontare la gestione collettiva fornendo, ai diversi interessati, piste di ricerca adeguate. Il Circolo continua, anche con questo piccolo contribuito, una ricerca tesa ad integrare i differenti approcci culturali, antropologici, esistenziali, per tenere testa alla complessità emergente, attraverso la costruzione di una comunità che provi a produrre pensiero collettivo.
Info: www.comune.genova.it/amministrazione-condivisa
Prima Giornata
giovedì 16 marzo 2017
Essere cittadini attivi, una nuova forma di libertà solidale e responsabile
I cittadini attivi insieme alle amministrazioni possono prendersi cura dei beni comuni per migliorare la qualità della vita di tutti, grazie all’articolo 118 della Costituzione. Quali tipi di idee possono essere promosse dai cittadini? Quali sono le più significative esperienze in corso? Cosa permette a queste esperienze di funzionare? Un incontro per condividere conoscenze, linguaggi, aspettative.
Marco Doria, sindaco di Genova
Rossana Caselli, consigliera del direttivo nazionale di Labsus, Laboratorio per la sussidarietà attivo in Italia per la promozione di una cultura dell’Amministrazione condivisa, e coordinatrice regionale della rete regionale toscana.