Colpi di coda di Bruno Morchio
Colpi di coda
6 dicembre 2010, ore 18
Sala del Minor Consiglio
Bruno Morchio presenta il suo nuovo libro sulle avventure di Bacci Pagano, l’investigatore dei caruggi.
Luca Borzani dialoga con l’autore. Letture di Enrico Campanati
Una nuova avventura di Bacci Pagano, l’investigatore dei caruggi nato dalla penna dello scrittore genovese.
Colpi di coda
Garzanti Editore
La scena è di quelle che tolgono il respiro.
Nelle due misere stanze giacciono i cadaveri di quattro giovani maciullati dalle raffiche dei kalashnikov. Sono poco più che ragazzi, probabilmente arabi, senza nome e identità.
Il luogo della strage è un piccolo appartamento al quarto piano di un palazzo nel cuore di Genova, appena dietro al vecchio porto. Una tragedia incomprensibile che, secondo il commissario Pertusiello, ricorda “il soffio dell’uragano”, l’eco di qualcosa di terribile che viene da lontano.
A chiedere a Bacci Pagano di indagare sul massacro e di tirar fuori dai guai Bashir, il giovane inquilino dell’appartamento, è l’imam Abdel Ghaffar, una personalità di primo piano della comunità islamica italiana.
L’imam manda Bacci a Lisbona, dove incontra Rodney O’Flaherty, un giornalista freelance esperto di geopolitica e scenari guerra. E l’indagine prende subito una piega pericolosa, che costringe Bacci a mandare la figlia Aglaja e l’ex moglie negli USA, al sicuro…
Colpi di coda ha per protagonista un Bacci Pagano inquieto e malinconico, ma sempre determinato a cercare la verità. Il suo impasto di cinismo e idealismo, ironia e sentimento ha già fatto innamorare decine di migliaia di lettori.
La nuova indagine lo obbliga a confrontarsi con avversari nuovi, ancora più temibili e potenti. L’esperienza, il coraggio e l’intuito non gli mancano, ma questa volta forse non gli basteranno: nella Genova della borghesia e degli immigrati, degli operai e delle puttane, nel suo porto dai mille traffici misteriosi, si stanno aprendo scenari inediti, più ampi e spaventosi, che impegnano servizi segreti di diversi paesi intorno a un colossale traffico di armi.
Perché la Genova che Morchio ama e racconta, incastonata tra il mare e l’Appennino, è anche aperta al mondo e alle sue ombre più oscure: quelle che rendono quasi impossibile la scoperta della verità.
“Intrigo internazionale tra Sarzano e Manin. Un Bacci Pagano talmente anacronistico nella sua dirittura morale da risultare credibilmente umano.”
Stefano Bigazzi, “La Repubblica Ed. Genova”
“Bacci Pagano: tra Pepe e Chandler, quel detective dei carruggi ha ormai spopolato.”
Stefano Bigazzi, “la Repubblica”
“Un maestro del nuovo giallo all’italiana.”
“Stilos”
“Ha saputo inventare un personaggio umano e pieno di ironia.”
Brunella Schisa, “Il Venerdì di Repubblica”
“Benché sia nato come personaggio di carta Bacci è perfetto per la fiction televisiva, quella migliore.”
Pietro Cheli, “Diario”
“Bacci Pagano detective dal cuore d’oro ora è più malinconico che mai, ha un’inquietudine che lo corrode dentro.”
“Il secolo XIX”
Per maggiori informazioni sul libro clicca qui
Tags: Bruno Morchio