Religioni e salvezza – Filosofia

Le religioni e la salvezza
Filosofia
Al cospetto di Dio – non in nome di Dio?
Note su conoscenza e salvezza
Sala del Maggior Consiglio
Roberta De Monticelli / Università Vita-Salute San Raffaele di Milano
24 febbraio 2010, ore 17.45
Ascolta gli interventi: 20100224filosofia.mp3
Continuano gli appuntamenti del ciclo “Le religioni e la salvezza”, a cura di Gerardo Cunico, docente di Filosofia teoretica, Filosofia del dialogo interreligioso e Teoresi filosofica presso l’Università di Genova, e realizzato dal Centro Studi Antonio Balletto e Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.
Mercoledì 24 febbraio, alle ore 17.45 presso la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, ROBERTA DE MONTICELLI, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, parlerà del rapporto tra FILOSOFIA e religione.
Partendo dalle parole di Jeanne Hersch, una delle grandi pensatrici del Novecento, di cui cade nel 2010 il centesimo anniversario della nascita e il decimo della morte, Roberta De Monticelli si domanda se la filosofia può, senza tradire la sua essenza, riconoscere “i diritti della trascendenza”.
Oppure filosofia e religione sono effettivamente due atteggiamenti alternativi della persona e addirittura in radicale opposizione l’uno all’altro, come già furono in Grecia? Lo furono almeno se si pensa alla figura di Socrate, a quanto profondamente il suo pensiero critico sgretoli il fondamento tradizionale-religioso della normatività – della politica, dell’etica, della stessa religione – proponendo un fondamento razionale: il logon didonai, la conoscenza razionale come fonte anche di tutto il normativo.
Filosofia e religione tendono oggi di nuovo, dopo i secoli della Cristianità, a presentarsi come atteggiamenti globali alternativi, specie dove si assiste a una recrudescenza degli aspetti più “politici” della religione.
La rassegna si arricchisce di un ulteriore appuntamento:
mercoledì 10 marzo, ore 17.45
Sala del Maggior Consiglio
Incontro con Enzo Bianchi, Priore della comunità monastica di Bose
Il ciclo fa parte di “Parole per la città”, scuola di ricerca civile ideata da Don Antonio Balletto.
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