Fernande, Eva, Olga, Marie Thérèse, Françoise, Jacqueline. Le donne di Picasso sono tante ed entrano tutte nella sua pittura. La svolta “classicista” che segue il viaggio in Italia del 1917 è dichiarata, ad esempio, in un Ritratto di Olga Koklova, la ballerina russa che l’artista sposerà nel 1918, dividendo con lei la passione per il teatro, trasformandosi, nelle sue continue metamorfosi, in uno scenografo appassionato. Ma la figura più importante per lo scambio di sguardi e di pensieri, è stata lei, Dora Maar, la donna che piange, la grande fotografa, così innamorata da dichiarare: “Dopo Picasso, solo Dio”. Scoprire Picasso insieme a lei è un viaggio affascinante. Ad alta concentrazione di passione e di dolore.
Lea Mattarella insegna Storia dell’Arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Roma. È critico d’arte del quotidiano La Repubblica. Caporedattore della rivista “Zeusi. Linguaggi contemporanei di sempre”. Cura mostre in spazi pubblici e privati come ad esempio Arte in due e Metropolitanscape, Torino – Palazzo Cavour, Dalì, un artista un genio, Roma – Complesso del Vittoriano, Amparo Sard, Roma – Macro, Studio Azzurro, Salerno – galleria Paola Verrengia, Valerio Adami, Accademia d’Ungheria e galleria Mucciaccia, Roma. Scrive saggi articoli in riviste specializzate e cataloghi. Il suo ambito di ricerca va dall’Otto e Novecento fino alle esperienze contemporanee, prediligendo i rapporti tra le arti visive e le diverse discipline come cinema, letteratura, teatro. Da tempo di occupa di arte al femminile. Vive e lavora a Roma.