L’aula vuota
mercoledì 23 gennaio 2020, ore 17.45
Sala del Maggior Consiglio
Paragonare la scuola di qualche decennio fa a quella di oggi è uno sterile esercizio di nostalgia? O è forse l’unico vero modo per capire la più grande crisi della mediazione, la scomparsa dei corpi intermedi, che il nostro paese abbia mai attraversato? Come si collega il declino di ogni autorevolezza alla deriva delle istituzioni? Tra i più illustri storici italiani, Ernesto Galli della Loggia ricostruisce le vicende della scuola dall’Unità a oggi, smontando le interpretazioni più retrive su cosa fecero o dissero veramente personaggi chiave come Giovanni Gentile e don Milani, seguendo i salti mortali della politica da Berlinguer a Renzi, aiutandoci a distinguere tra ideologia e realtà, storia e invenzioni. Sullo sfondo, la modernità di un paese che ha scelto di distruggere la sua risorsa principale. E che oggi più che mai ha bisogno di rigenerarla.
Ernesto Galli Della Loggia Studia a Roma presso l’Università La Sapienza e a Torino, dove svolge l’attività di ricercatore presso la Fondazione Einaudi, approfondisce la tematica del rapporto tra banca e industria nello sviluppo economico italiano.
Dal 1972 al 1975 insegna Storia Economica Italiana presso la facoltà di Scienze Economiche e Bancarie dell’Università di Siena.
Nel 1987 è nominato professore di Storia dei Partiti e Movimenti Politici presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Perugia.
Nel 1978 è membro della direzione di “Mondoperaio” e tra il 1984 e il 1985 dirige il mensile “Pagina”.
Nel 1990 entra nel Consiglio direttivo della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO) e nel 1995 fonda il mensile “Liberal”, che dirigerà sino al 1998.
Dal 1993 collabora come editorialista per il “Corriere della Sera”.
Dal 2005 al 2007 è preside della facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove ha insegnato Storia Contemporanea fino al 2009. Dal novembre dello stesso anno ha la stessa cattedra presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM) e direttore del corso di dottorato di ricerca in Filosofia della Storia in collaborazione con l’Università Vita-Salute San Raffaele.
Tra i libri ricordiamo L’identità italiana (il Mulino 1998), La morte della patria (Laterza 2003), Pensare l’Italia, scritto con Aldo Schiavone (Einaudi 2011).