dal 15 gennaio al 5 febbraio 2019
ore 17.45, Sala del Maggior Consiglio
A cura di Caterina Mordeglia
Il rapporto uomo-animale è da sempre cruciale, fecondo e coinvolgente. Nel mondo occidentale fin dall’Antichità esso si è articolato attraverso un linguaggio complesso fatto di identità-alterità, simboli e allegorie. È soprattutto il Medioevo, attraverso il richiamo all’uguaglianza tra tutte le creature proprio della concezione biblica e cristiana, a fissare per il mondo animale un immaginario comune giunto fino a noi nei più svariati settori, dalla letteratura alla filosofia, dalla musica al fumetto.
Immagine di copertina: Variazioni su disegno di Grandville (elaborazione a cura dell’Università di Trento).
«Messieurs, il a été proclamé par l’assemblée, dont les délibérations ont eu pour résultat cette publication, que si le droit de parler pouvait nous être refusé, il nous serait du moins permis d’écrire. Avec votre permission, illustres directeurs, j’ai donc écrit. Dieu merci, la plume est une arme courtoise, elle égalise les forces, et j’espère prouver un jour qu’entre les mains d’une Pie intelligente cette arme n’a pas moins de puissance qu’entre les griffes d’un Loup ou les pattes d’un Renard» (Scénes de la Vie privée et publique des Animaux. Vignettes par Grandville, vol. I, Paris 1841, p. 33).