Raffaella De Matteis
Il tema della responsabilità sanitaria è stato in quest’ultimo ventennio attraversato da forti tensioni evolutive che hanno condotto a porre al centro del dibattito il paziente e la tutela della salute; in giurisprudenza si sono delineate regole di favor per il paziente, è aumentato vertiginosamente il contenzioso giudiziario ed i medici hanno fatto ricorso alla c.d. medicina difensiva. Oggi si attende che si completi l’iter legislativo di un disegno di legge, già approvato alla Camera in data 28.1.2016, con il quale, nell’obiettivo prioritario di tutelare il paziente nel diritto alla sicurezza delle cure, saranno introdotte norme, fino ad oggi mancanti, di disciplina della responsabilità civile e penale dei sanitari.
Il titolo prescelto per questo incontro sollecita, nell’analisi della correlazione tra errore e responsabilità, una serie di interrogativi per rispondere ai quali è necessario risalire all’origine degli errori che generano responsabilità in capo ai sanitari. Se un tempo si trascorreva dalle “imperfezioni dell’ars medica” alla “imperizia” del singolo operatore sanitario, oggi -a fronte del progresso scientifico-tecnologico, del processo di codificazione del sapere medico e della rilevanza acquisita dall’atto medico nell’ambito di organizzazioni sanitarie complesse- si amplia il campo di osservazione delle cause degli errori medici e con esso si delineano nuovi interrogativi che forse postulano una inversione nel metodo di analisi del rapporto tra errore e colpa medica.
Gli interrogativi che sorgono sono diversi e tra questi: E’ possibile ipotizzare anche a fronte di una condotta medica “perita”, perché conforme a Linee Guida accreditate da Comunità scientifiche internazionali, una colpa del sanitario che si è adeguato ad esse? Viceversa a fronte di un errore diagnostico, correlato ad una taratura erronea degli strumenti di indagine, si deve necessariamente andare alla ricerca di una colpa medica in vigilando ovvero ipotizzare una responsabilità autonoma della struttura sanitaria per difettosa manutenzione delle apparecchiature?
 
Raffaella De Matteis
- Professore Ordinario di Istituzioni di Diritto Privato, Dipartimento di Giurisprudenza della Scuola di Scienze sociali dell’Università degli Studi di Genova;
- Componente del Comitato etico regionale;
- Componente dell’Osservatorio per la Qualità della ricarca (area 12 Scienze giuridiche) dell’Università degli Studi di Genova;
 
ATTIVITÀ SCIENTIFICA
L’attività scientifica di Raffaella De Matteis si è sviluppata lungo tre filoni di ricerca individuabili in quelli della contrattazione preliminare, del danno alla persona e della responsabilità medica. Al primo tema della contrattazione preliminare immobiliare sono stati dedicati numerosi articoli scientifici e una monografia di ricerca. Il secondo filone di ricerca, che si innesta sulle tematiche afferenti il danno alla persona, è quello che, attraverso diversi studi dedicati al danno biologico, condurrà l’a. ad approfondire il tema della responsabilità sanitaria: dai primi saggi sulla colpa professionale (2000), sul consenso informato (1996), sulle nascite cd. indesiderate ( 1998‐2002),sulla responsabilità dei sanitari da contatto sociale (2005) fino a un casebook e a opere monografiche di ricerca (La responsabilità medica. Un sottosistema della responsabilità civile (1995): Responsabilità e servizi sanitari. Modelli e funzioni (2007), e alla curatela di un Trattato (in due volumi, edito Cedam, 2014) Le responsabilità in ambito sanitario (a cura di S. Aleo, R. De Matteis, G.Vecchio)
Ha sempre partecipato come Componente e/o Responsabile a diversi Progetti di ricerca, in particolare, nell’ultimo decennio è stata Responsabile scientifico di un Progetto di ricerca, finanziato dall’Ateneo, sul tema “Responsabilità sanitaria: sicurezza delle cure e tutela della salute” (PRA 2007); è stata Componente dell’ Unità locale su “L’attuale sistema delle fonti dei contratti per l’assistenza sanitaria” costituita all’interno di un PRIN “Il sistema delle fonti” (PRIN 2008); attualmente è Responsabile scientifico di un Progetto PRA (2013) sul tema della “Gli Accordi preliminari nell’ambito della contrattazione preliminare immobiliare”. E’ Referee per diverse Riviste scientifiche.