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Lucio Caracciolo e Laura Canali

Scrittrici migranti

Palazzo Ducale al 20° Festival Andersen
di Sestri Levante
Geografie che camminano
11 giugno 2017, ore 18.30
Baia del Silenzio

 

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Libertà è anche libertà di migrare. Oggi questa libertà è quanto mai attuale e domani lo sarà ancora di più. Ce lo dicono demografia, ecologia e geopolitica. Entro metà secolo infatti la popolazione africana (di età media intorno ai vent’anni) raddoppierà, passando dal miliardo e duecento milioni attuale a due miliardi e quattrocento milioni.
Noi europei siamo meno di settecento milioni, russi e ucraini compresi con tendenza alla diminuzione e con un’età media di quarantacinque anni. Consideriamo poi il fattore ambientale: già oggi venti milioni di africani sono considerati migranti ecologici, in fuga da territori non più abitabili. In fine, la geopolitica. A sud del canale di Sicilia molti stati sono in decomposizione o non esistono più (Libia). È quindi molto difficile stabilire rapporti politici ed economici con quei territori contesi da milizie e mafie, alcune delle quali coincidono con i governi locali. Ne conseguono crisi e conflitti: i famigerati “pezzi di guerra mondiale” evocati da Papa Francesco.
Le migrazioni sono fenomeni all’incrocio tra la scelta e la necessità. Non sono un diritto, sono però un fatto che mette in questione l’identità dei paesi e dei popoli che accolgono i migranti. Se l’incontro fallisce ne va di mezzo la nostra libertà e spesso anche la vita dei migranti.

Lucio Caracciolo è uno dei maggiori esperti italiani in geopolitica, direttore della rivista Limes (da lui fondata nel 1993), è editorialista de la Repubblica e l’Espresso. Insegna Studi strategici all’Università LUISS Guido Carli (Roma).
 
Laura Canali, cartografa e artista, collabora dal 1993 alla rivista Limes e dal 2009 ne disegna anche le copertine. Ha collaborato con il settimanale i Viaggi di Repubblica, National Geographic Italia, Casa Editrice Paravia, Repubblica TV, World Bank.

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