Le forme dell’assenza
20 giugno – 6 luglio 2014
Sala Dogana
Di Giulia Vasta
Inaugurazione venerdì 20 giugno, ore 18
Ingresso libero
Info Comune di Genova _ Ufficio Cultura e città _ progetto Sala Dogana. Giovani idee in transito
tel 0039-0105573975 | 74806
saladogana@comune.genova.it
www.genovacreativa.it
www.unimediamodern.com
www.giuliavasta.it
“Le forme dell’assenza” è un progetto site-specific della giovane artista genovese Giulia Vasta per Sala Dogana. La mostra è una riflessione sul tempo e sull’assenza, temi centrali nel lavoro dell’artista.
Giulia Vasta fotografa oggetti e cumuli di detriti trasportati dalle mareggiate. Cannicci, copertoni e tavole da surf spezzate, vecchi rosari e tronchi coperti da alghe. “Le forme dell’assenza” è la storia del flusso di un torrente, degli oggetti che trasporta, la storia di tante vite, di ricordi. Lungo il corridoio i visitatori inizieranno a percepire il suono di un fiume. La sensazione di essere all’interno di un flusso, di fare parte di un percorso, accompagnerà il visitatore lungo tutta l’esposizione. Nella prima sala verrà presentato un video, l’inquadratura fissa e in loop di un torrente visto da sopra un ponte. L’acqua scorre dall’alto verso il basso come la sabbia di una clessidra. La sala centrale ospiterà un’installazione site-specific composta da un accumulo di rami, canniccio e oggetti intorno alle quattro colonne. L’intenzione visiva sarà quella di riprodurre ciò che avviene dopo la piena dei torrenti, quando il flusso dell’acqua incontra degli ostacoli e gli oggetti trasportati dalla corrente si accumulano, formando dei nidi di ramaglie. Alle pareti della sala saranno esposte composizioni fotografiche, immagini di oggetti ritrovati in riva al mare dopo le mareggiate e luoghi abbandonati.
La mostra è accompagnata da un catalogo con testi di Viana Conti, Caterina Gualco e Grazia Previati.
Giulia Vasta nasce nel 1984 a Genova, dove vive e lavora. Specializzata in Pittura presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, partecipa a numerose collettive di prestigio in Italia e all’estero, tra le quali “Et verbum caro factum est” presso la Reggia di Venaria Reale di Torino, “…erba e fior che la gonna…” e “On your feet!” presso le gallerie UnimediaModern Contemporary Art e VisionQuest di Genova e “Lost & Found”, Tranzit (Bratislava). Nel 2010 vince il premio della critica al “First European Art Slam” e viene selezionata come finalista del Premio Nazionale delle Arti nel 2010 e nel 2011. Ha collaborato come performer con Ben Patterson, Philip Corner ed Eric Andersen. Nel 2012 partecipa al progetto di residenza per artisti “Aperto Uno” presso l’Atelier A di Apricale (IM). La sua ricerca si muove nell’ambito dell’esistenza. Le emozioni, la loro incomunicabilità e la ricerca del “senso” sono espresse attraverso diversi linguaggi: performativi, fotografici, pittorici e video.
Tra le esperienze più recenti:
2014 – “Le Forme dell’assenza” – UnimediaModern Contemporary Art – Genova – a cura di
Caterina Gualco (Pubblicazione su catalogo)
2013 – “Come non detto” – Celle Ligure – a cura di Celle Arte Giovani
2013 – Rolly Days 2013 – “Stone” – Palazzo Tobia Pallavicino – Genova – Courtesy UnimediaModern
2012 -”On your feet!” – UnimediaModern e VisionQuest – Genova – a cura di Clelia Belgrado e Caterina
Gualco
2012 -”Lost&Found” – Tranzit – Bratislava (SVK) – a cura di Juliana Mrvovà
2012 -”Aperto Uno” – Castello di Apricale – Apricale (IM) – a cura di Atelier A
2012 -”Abbey Contemporary Art”– Ex Abbazia San Remigio – Parodi Ligure (AL) – a cura di Michele Dell’Aria e Setsuko
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