…come professione
dal 23 ottobre all’11 dicembre,
ore 17.45
Sala del Maggior Consiglio
Esattamente cent’anni fa venivano pubblicate due conferenze di Max Weber destinate a divenire celeberrime: La scienza come professione e La politica come professione. Nella prima, Max Weber parlava del mestiere di insegnante, della vocazione interiore alla ricerca e al sapere, del fatto che “per l’uomo in quanto uomo non ha valore alcuno ciò che non può fare con passione”. Ma parlava anche della necessità di un duro lavoro e descriveva in modo insuperabile il momento dell’”ispirazione”, dell’”idea” che dà senso a tutto ciò che si fa, qualsiasi cosa – e questo è determinante – si decida di fare e intraprendere. In modo laico, mettendo in guardia da ogni fanatismo e intessendo un altissimo elogio al dovere della “chiarezza” nei rapporti fra gli uomini e le generazioni, Weber provava a indicare i modi in cui ognuno potesse trovare il “demone” che tiene i fili della propria vita e decidesse quindi di obbedirgli. Dopo cent’anni – e che cent’anni – è cambiato quasi tutto, ma non alcune delle questioni di fondo che Weber affronta, innanzi tutto quella sulla domanda di senso che ogni generazione si pone affrontando la vita e il proprio fare, la propria “professione”.
A cura di Ernesto Franco
mercoledì 23 ottobre 2019, ore 17.45
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mercoledì 6 novembre 2019, ore 17.45
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giovedì 14 novembre 2019, ore 17.45
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mercoledì 11 dicembre 2019, ore 17.45
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