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Hans Jonas

Convegno

Hans Jonas
filosofo della responsabilità

venerdì 12 dicembre, ore 16.30
Sala del Minor Consiglio

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Partecipanti:

Ariel Dello Strologo
Centro Culturale Primo Levi

Tobia Zevi
Associazione di Cultura Ebraica Hans Jonas

Donatella Di Cesare
Università di Roma La Sapienza

Paolo Becchi
Università di Genova

Emidio Spinelli
Università di Roma La Sapienza

Dietrich Böhler
Hans Jonas Zentrum – Berlino

Simone Regazzoni
Università Cattolica di Milano

Saul Meghnagi
Associazione di Cultura Ebraica Hans Jonas

Hans Jonas, nato a Monchengladbach il 10 maggio 1903 e
morto a New York il 5 febbraio 1993, è stato un filosofo
tedesco, allievo di Martin Heidegger e Rudolf Bultmann e
compagno di studi di Hannah Arendt.
Laureatosi a Marburg nel 1928, si dedicò allo studio dello
gnosticismo e presto fu costretto dalle leggi razziali, come molti
altri intellettuali ebrei a lui contemporanei, a emigrare
dapprima in Inghilterra dopo l’avvento del nazismo e poi a
trasferirsi in Palestina.
Partecipò come volontario alla seconda guerra mondiale,
militando nella brigata ebraica dell’esercito inglese. Contribuì
alla liberazione dell’Italia e nell’ultima fase della guerra si
spostò in Germania. Tornato in Palestina, partecipò alla guerra
di indipendenza israeliana del 1948, quindi iniziò la sua
carriera di docente alla “Hebrew University” di Gerusalemme,
prima di trasferirsi a New York dove visse tutto il resto della
sua vita esercitando la professione di insegnante in varie
università.
Il percorso teoretico di Hans Jonas si divide in tre tappe: la
prima è caratterizzata dallo studio del passato in una
prospettiva di storia dello spirito che individua il rilievo
filosofico delle religioni gnostiche nell’essere la forma
originaria del nichilismo contemporaneo; la seconda segna un
passaggio verso lo studio del presente, come filosofia della
natura elaborata in un serrato confronto con il metodo e i
risultati delle scienze naturali; la terza tappa è marcata da
un sentimento di paura per il futuro per superare il quale il
nostro autore varca la soglia della filosofia teoretica e si
impegna nell’elaborazione di una filosofia pratica, alla ricerca
di un’etica e di una politica adeguate alla civiltà tecnologica.
In questa fase si inserisce l’opera più importante e conosciuta di
Jonas: “Il principio di responsabilità. Un’etica per la civiltà
tecnologica”, pubblicato nel 1979. La conoscenza in Italia di
Hans Jonas tra i non specialisti è relativamente recente. Alla
diffusione del suo pensiero ha contribuito in certa misura anche
la traduzione nel 1989 presso l’editore genovese Il Melangolo
del testo della nota conferenza “Il concetto di Dio dopo
Auschwitz. Una voce ebraica”.


    
   





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