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Il lettore nell’epoca digitale

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Attenzione!La rassegna è annullata
dal 2 al 16 marzo 2020
ore 17.45, Sala Camino
A cura di Vita e Pensiero

Ci troviamo nel mezzo di una veloce transizione dalla cultura del libro a quella dello schermo digitale. Questo passaggio sta trasformando la figura del lettore, a cominciare dal suo stesso cervello. Qual è la posta in gioco di questo cambiamento? Che ne sarà dei lettori che eravamo? È possibile integrare la preziosa eredità della cultura analogica con l’innovazione digitale? Il futuro del libro e del lettore dipenderanno da come sapremo rispondere a queste domande. Esse fanno da sfondo al ciclo di incontri dedicato ad alcuni aspetti fondamentali dell’esperienza umana essenziali per illuminare l’atto della lettura e la sua importanza: la coltivazione dell’interiorità, il passaggio generazionale, il senso del tempo.


lunedì 2 marzo 2020, ore 17.45 | La lettura come resistenza intima
Silvano Petrosino e Josep Maria Esquirol, modera Aurelio Mottola, editore Vita e Pensiero

L’intimità è la condizione ‒ interiore ed esteriore ‒ in cui la parola si manifesta a chi legge. Che rapporto c’è tra rientro in sé stessi, lettura e opera letteraria. Esiste una complicità profonda, un’amicizia, tra lettore, testo e autore: è «il miracolo fecondo di una comunicazione in seno alla solitudine» (Proust)


lunedì 9 marzo 2020, ore 17.45 | Come ci si affeziona alla lettura? Maestri, giovani, scuola
Eraldo Affinati e Pierangelo Sequeri, modera Roberto Righetto, giornalista e coordinatore della rivista “Vita e Pensiero”
 
Come formare un bambino e un giovane alla lettura profonda? Come renderla amabile, quando oggi suscita un’idea di fatica? Leggere genera forze vitali, con tutte le loro passioni e affezioni: per apprenderlo servono una scuola e maestri all’altezza.
 
Eraldo Affinati, scrittore e insegnante, collabora con numerosi quotidiani. Con il volume Campo del sangue è stato finalista ai premi Strega e Campiello nel 1997. È anche autore di una biografia del teologo protestante Dietrich Bonhoeffer. Insegna italiano e storia nell’Istituto Professionale di Stato “Carlo Cattaneo” a Roma, presso la succursale della Città dei Ragazzi. Nel 2003 ha curato l’edizione completa delle opere di Mario Rigoni Stern. Sulla rivista “Vita e Pensiero” ha pubblicato diversi articoli tra cui Educare alla manualità. La scuola diventa laboratorio e Ignoranti o creativi? Apologia degli studenti e Fratelli per davvero (VP Plus).
 
Pierangelo Sequeri è preside dell’Istituto Giovanni Paolo II di Studi sulla Famiglia e Membro della Commissione Teologica Internazionale. Autore di numerosi pubblicazioni di teologia, professore di filosofia ed estetica, è anche esperto e studioso di musica. Ha fondato e presiede la Fondazione Sequeri Esagramma che si occupa di musicoterapia per il disagio psichico. È autore di numerosi titoli, tra i quali La cruna dell’ego, Il timore di Dio, A passo d’uomo, Charles de Foucauld (tutti ed. Vita e Pensiero).


 

lunedì 16 marzo 2002, ore 17.45 | Il tempo dei libri. La lettura profonda nella società iperveloce
Silvano Petrosino e Carlo Ossola, modera Marco Ansaldo
 
Immersi negli stimoli rapidi e immediati del digitale, siamo sempre più privi del tempo giusto per i libri e del ritmo lento che essi esigono. Possono esserci lettura profonda, memoria e pensiero critico senza attenzione paziente?
 
Silvano Petrosino, internazionalmente noto per i suoi studi sul pensiero di Lévinas e Derrida, è professore ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna Teorie della Comunicazione e Antropologia religiosa e media. Oggetto dei suoi studi sono la natura del segno, il rapporto tra razionalità e moralità, l’analisi della struttura dell’esperienza con particolare attenzione al rapporto tra la parola e l’immagine. Autore di numerosi articoli e monografie, ricordiamo alcuni titoli editi da Vita e Pensiero: L’esperienza della parola. Testo, moralità e scrittura, Elogio dell’uomo economico (Premio Capri-San Michele 2013), Pane e spirito, Contro la cultura. La letteratura per fortuna (Premio Letterario Nazionale D’Amico-Parrozzo 2018), Il desiderio. Non siamo figli delle stelle (2019)
 
Carlo Ossola è filologo e critico letterario. Socio dell’Accademia dei Lincei e membro del Consiglio scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, insegna al Collège de France, cattedra di «Letterature moderne dell’Europa neolatina». I suoi saggi, in cui la ricerca filologica è sapientemente intrecciata alla storia delle idee, si rivolgono alla cultura rinascimentale come ad autori contemporanei quali Ungaretti e Calvino, dedicandosi anche all’analisi dello spazio letterario e delle figure che lo popolano. È Presidente del Comitato nazionale delle celebrazioni del 2021 per il 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Tra i titoli pubblicati per Vita e Pensiero: Erasmo nel notturno d’Europa (tradotto in Francia da Le Felin), Italo Calvino. L’invisibile e il suo dove (tradotto in Spagna da Siruela), Europa ritrovata (tradotto in Francia da Puf).



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