Diritti fondamentali e la c.d. teoria del gender
8 marzo 2016, ore 17.45, Sala del Maggior Consiglio
Francesco Bilotta
Il diritto è un meccanismo culturale con cui si dà forma sociale ad un determinato assetto di valori.
La c.d. teoria del gender è un meccanismo retorico che serve a destrutturare le acquisizioni degli studi di genere e con esse gli sforzi compiuti sul piano giuridico per promuovere l’autodeterminazione delle persone. Esprime una visione del mondo e con essa un certo assetto valoriale che disconosce la centralità della libertà e quindi della pari dignità di ciascuno.
Il diritto genera una cristallizzazione del senso che la società attribuisce ai corpi e più in generale alla sfera sessuale. Dunque, è uno strumento che può servire efficacemente alla naturalizzazione delle categorie con cui ricostruiamo il mondo attorno a noi. E’ per questo che i sostenitori dell’esistenza della c.d. teoria del gender sono fin dagli esordi di questo vero e proprio movimento di pensiero molto attenti a intervenire per bloccare ogni riforma normativa che abbia a che fare con i diritti delle donne, delle persone omosessuali, transessuali, intersessuali.
Esiste un vero e proprio versante di questo movimento reazionario che si occupa stabilmente di monitorare e intervenire su ogni tentativo di modificazione dell’assetto giuridico in questo campo, mettendo in serio pericolo il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali.
Occorre diffondere la consapevolezza di quanto fragile sia la legalità costituzionale se non vengono attivate le garanzie previste dall’ordinamento a tutela dei
diritti e delle libertà fondamentali. Un compito che riguarda ciascuna e ciascuno come cittadine e cittadini.
Francesco Bilotta
È ricercatore confermato di diritto privato nell’Università di Udine e avvocato in Trieste. È autore di numerosi saggi in materia di diritti delle persone, diritti dei consumatori, responsabilità civile, questioni legate al mondo LGBTI. Dirige per la Mimesis edizioni la Collana LGBTI – Studi sull’identità di genere e l’orientamento sessuale. Per la stessa casa editrice ha curato i volumi: Le unioni tra persone dello stesso sesso (2008) e insieme a Bruno de Filippis: Amore civile. Dal diritto della tradizione al diritto della ragione (2009). E’ tra i soci fondatori di Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford.
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