Menu
» 2016, Eventi, Eventi 2016 » Riflessioni conclusive intorno alla c.d. teoria del gender

Riflessioni conclusive intorno alla c.d. teoria del gender

garbagnoli_zappino

22 marzo 2016, ore 17.45
 
incontro con Sara Garbagnoli e Federico Zappino
 
Denaturalizzare il normale: sulla rivoluzione
epistemologica di studi di genere, teorie femministe e queer

 
Il sesso, l’eterosessualità sono fatti naturali o strutture sociali? Quali sono le articolazioni tra sesso, genere e sessualità? Quali i nessi che sesso, genere e sessualità intrattengono con altre gerarchizzazioni dello spazio sociale (la classe e la “razza”)? Da circa quattro decenni si è costituito, con gradi di istituzionalizzazione differente a seconda dei diversi contesti nazionali, un nuovo campo di saperi che ha permesso che tali questioni fossero pensate e formulate. Se in Italia si guarda alla circolazione di testi, autrici ed autori iscrivibili in tale ambito di sapere non si può che constatare una relativa impermeabilità alla discussione di teorie e analisi che, nelle diversità degli approcci e dei metodi impiegati, convergono a mostrare come ciò che è considerato “naturale” e “normale” nell’ambito dell’ordine sessuale lo è in virtù dell’essere normato e naturalizzato. L’intervento si propone di presentare alcuni elementi di analisi e teorie che, facendo di sesso e sessualità non i pilastri di una trascendente “legge naturale”, ma fatti sociali che appartengono all’immanenza della storia, hanno prodotto una rivoluzione epistemologica e politica che non smette di sollevare poderose resistenze tra le quali la crociata “antigender” scoppiata di recente nello spazio pubblico italiano.
 
 
Sara Garbagnoli è dottoranda in scienze sociali presso l’Université Paris III – Sorbonne Nouvelle di Parigi. Ha pubblicato saggi e articoli sulla teoria femminista materialista, sull’emergenza del campo degli studi di genere, lgbt e queer e sul discorso del Vaticano sull’ordine sessuale. Tra le sue pubblicazioni più recenti: « Against the Heresy of Immanence. On Vatican’s “Gender Ideology” as a Reactionary Device » in Religion and Gender (in corso di pubblicazione), « Le Vatican contre la dénaturalisation de l’ordre sexuel. Enjeux d’un discours institutionnel réactionnaire » in Synergies-Italie (2014); « On ne naît pas lesbienne: per una sociologia della soggettivazione minoritaria » (2014), Non si nasce donna. Percorsi, testi e contesti del femminismo materialista in Francia (con V. Perilli, 2013) ; « Denaturalizzare il normale. L’interrogazione paradossale degli studi di genere e sessualità » in Genesis (2012) ; « Classi, classificazione, identità. Gli studi gay e lesbici come fabbriche di interrogazioni storiche » in Contemporanea. Rivista di storia dell’800 e del ’900 (2012).
 


La sovversione dell’eteronormatività
 
Dietro alla proliferazione di espressioni quali “teoria del gender” e “ideologia gender” si cela un atteggiamento di ostracismo – da parte del Vaticano, di varie forze politiche e delle odierne frange neofondamentaliste – nei riguardi delle richieste e delle conquiste giuridiche e culturali da parte delle istanze femministe, LGBT e queer. Come risposta a questo imponente dispositivo retorico, tuttavia, molti intellettuali, studiosi ed esponenti di forze politiche progressiste hanno mostrato, e mostrano, un atteggiamento difensivo (“la teoria del gender non esiste”, “l’ideologia gender non esiste”) che rischia di minimizzare quelle istanze di sovversione dell’ordine simbolico eteronormativo che alcune “teorie del genere”, riconducibili al pensiero e alle pratiche transfemministe e queer, effettivamente portano avanti. Attraverso una ricostruzione di questi meccanismi difensivi sarà pertanto possibile illustrare come essi in realtà raddoppino la violenza della crociata anti-gender, ma anche ribadire alcuni punti teorici e politici dell’agenda transfemminista e queer per una trasformazione sociale non neutralizzante e non assimilazionista.
 
Federico Zappino, filosofo, è membro dell’Assemblea del CIRQUE – Centro Interuniversitario di Ricerca Queer. Ha tradotto e curato le edizioni italiane dei testi di Eve Kosofsky Sedgwick, Stanze private (Carocci, 2011) e di Judith Butler, La vita psichica del potere (2013) e Fare e disfare il genere (2014), entrambi per Mimesis. Tra le sue ultime pubblicazioni: Norma sacrificale / Norma eterosessuale (in M. Filippi, M. Reggio, cur., Corpi che non contano. Judith Butler e gli animali, Mimesis 2015), Genealogie del presente (con L. Coccoli, M. Tabacchini, cur., Mimesis 2014). Di prossima uscita: Il genere, tra neoliberismo e neofondamentalismo (ombre corte, 2016).




Tags: